I carabinieri di Domodossola hanno messo le manette attorno ai polsi di un uomo accusato di resistenza a pubblico ufficiale, mentre per un minorenne hanno proceduto alla denuncia in stato di libertà. Era la notte di sabato quando alla centrale operativa dell’Arma è arrivata la segnalazione circa una rissa in centro a Domodossola. I militari, giunti sul posto, non hanno trovato alcuna persona, né tantomeno una lite in corso, dal momento che i giovani coinvolti si erano già allontanati dalla zona. Poco dopo, però, i carabinieri davanti alla stazione ferroviaria hanno notato quattro giovani con gli abiti strappati e sporchi di sangue, che presentavano graffi sul volto. Mentre procedevano all’identificazione sul posto, è arrivato un altro giovane, «evidentemente già protagonista della rissa accaduta poco prima – fanno sapere dall’Arma – che ha aggredito alle spalle due ragazzi del gruppetto fermato, alimentando così una nuova accesa lite, soffocata prontamente dall’intervento dei militari presenti, con l’ausilio di un altro equipaggio intervenuto a supporto. Durante le fasi concitate il minorenne e un altro uomo del gruppo, un 42enne, si sono opposti con veemenza all’azione intrapresa per porre fine alla rissa, colpendo ripetutamente i militari, che poi hanno immobilizzato i due». Portati in caserma, è emerso che i due fermati erano padre e figlio. Per il 42enne c’è stato l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale, mentre il figlio è stato denunciato in stato di libertà per il medesimo reato.