Aggiornato al 30 Aprile 2024

Stazione internazionale di Domodossola, il Comune pensa al rilancio e firma un accordo con le Ferrovie

Bisognerà aspettare almeno un paio d’anni ma sembra che l’area circostante, e l’interno della stazione internazionale di Domodossola, potrebbero essere oggetto di un ampio restyling. Mentre sono in corso i lavori di rifacimento del parcheggio di fronte alle Poste, a lato della stazione, a Domodossola, da parte del Comune, l’amministrazione Pizzi sottoscrive il Protocollo d’intesa per la riqualificazione della stazione di Domodossola e delle aree esterne limitrofe, con il Gruppo Fs italiane (Rete ferroviaria italiana e Fs Sistemi urbani). L’obiettivo del protocollo è la redazione di un Masterplan, cioè un progetto volto a migliorare la stazione per farne un punto di interscambio della mobilità cittadina. Quali i progetti, nel dettaglio? Ancora non è dato sapere, ma è possibile ipotizzare che tutti i capannoni in stato di degrado nell’area del Dopolavoro ferroviario, e che salgono verso il “ponte 88”, potrebbero essere oggetto di riqualificazione. Smantellati o con nuovi usi? Ancora non è dato sapere. Altro intervento potrebbe riguardare l’interno della stazione internazionale, svuotata nel corso degli anni, da attività economiche e commerciali. Qui il Comune ha già fatto la sua parte, ottenendo da Ferrovie il locale che ospitava l’edicola che diventerà primo punto di informazione turistica, gemello di quello all’esterno, dove si trova il Movicentro, che farà anche da deposito bagagli. Il terzo punto potrebbe riguardare il parcheggio, quasi sempre vuoto, che si trova accanto alle Poste: potrebbe essere evidenziato e ampliato, e servire ad implementare i posti auto all’interno della città. Neppure sarebbe da escludere l’ipotesi di un secondo accesso alla stazione direttamente dal parcheggio. Nel libro dei sogni, immaginiamo una galleria di negozi che porta ai binari. Più stringata la nota stampa: «Prenderà il via un processo di valorizzazione e rigenerazione urbana con l’obiettivo di incentivare gli spostamenti tramite mezzi pubblici, anche in chiave di sostenibilità ambientale. Le aree e i fabbricati esistenti verranno valorizzati con lo scopo di proporli al mercato, perseguendo così finalità di interesse pubblico e privato, di carattere culturale, educativo e sociale. Il Protocollo consentirà, inoltre, di migliorare le condizioni di sicurezza e di vivibilità delle aree della stazione, che verrà resa più attrattiva grazie all’inserimento di nuovi servizi utili ai cittadini, e favorirà il rilancio di servizi turistici come la “Ferrovia Vigezzina”, importante protagonista del rilancio turistico dell’Ossola, del Verbano e del Canton Ticino, il Trenino Verde delle Alpi e l’Autostazione “Movicentro”». Nell’accordo di programma c’è una sorta di tempistica per cui a step di sei mesi in sei mesi, si dovrebbero decidere gli interventi che poi, in base alle disponibilità economiche di Comune e di Ferrovie, dovrebbero essere cantierizzati. Dalle planimetrie, visibili nell’albo pretorio sul sito del Comune, sono indicate le possibili aree di intervento e le relative competenze. Tra queste anche tutta la zona che costeggia via Piave, dove oggi troviamo l’accesso della Vigezzina e i parcheggi per i pullman. E’ quella un’area particolarmente degradata e che la città attende da anni che sia rimessa a nuovo. 

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