Verbania e lo sport azzurro piangono la morte di Antonio Riva. Il campione delle bocce, considerato il più grande della specialità della raffa, è morto la mattina di oggi, mercoledì, a 84 anni alla casa di riposo di Vogogna, dove era ricoverato da un paio di mesi. L’ultimo saluto gli verrà dato sabato nel funerale che sarà celebrato alle 9.30 nella chiesa di San Leonardo, a Pallanza. Antonio Riva è stata una leggenda delle bocce, prima da giocatore e poi da allenatore. Da giocatore ha conquistato tre titoli mondiali, sei europei e otto italiani, partendo da ragazzino agli inizi degli anni ‘50 e arrivando sulle vette del mondo. Ai trionfi da giocatore si unirono poi i numerosi allori conquistati da tecnico delle Nazionali, per tanti anni ha guidato l’Italia. Venne perfino ribattezzato il “Marco polo delle bocce” perché nel 1984 fu lui ad andare in Cina ad insegnare la disciplina, facendo quindi da pioniere. Titoli su titoli ma anche una grande umanità e gentilezza. «Antonio Riva è stato un campione ma è stato soprattutto un amico, un verbanese che ci ha resi orgogliosi – dice il sindaco, Giandomenico Albertella, in un ricordo a nome della comunità -. Oggi lo salutiamo stringendoci alla famiglia». (Articolo su Eco Risveglio di giovedì)