«La diga della Miorina, che controlla i livelli del Lago Maggiore – ha fatto sapere in una nota il sindaco di Baveno, Alessandro Monti, a seguito dei danni causati nel Vco dagli eventi atmosferici di questi giorni -, è stata aperta a pieno regime dal Consorzio del Ticino solo mercoledì scorso, alla mattina. Così riportano gli organi d’informazione. Ma gli avvisi di precipitazioni intensissime erano già annunciati e quindi le paratie andavano aperte a pieno regime molto prima, evidentemente, per non procurare danni alle moltissime attività turistiche e commerciali sulle isole e sulle sponde del Lago Maggiore». Ancora Monti: «E’ tutto figlio della scelta della Conferenza dell’Autorità di bacino del fiume Po, che ha dato il via libera alcuni anni fa all’ulteriore innalzamento del livello massimo estivo del Lago Maggiore fino a 1,5 metri sopra lo zero. Come sindaci del Lago Maggiore abbiamo fatto fronte compatto contro questa scelta, ma a vincere è solo ed esclusivamente la Regione Lombardia e gli interessi legati all’agricoltura e all’industria, di conseguenza ci sentiamo completamente abbandonati dalla Regione Piemonte. Più volte – ha aggiunto ancora il primo cittadino – siamo intervenuti con il Consorzio del Ticino, che gestisce la Miorina, per sollecitare il rilascio anticipato d’acqua per evitare esondazioni. Centocinquanta centimetri sopra lo zero idrometrico è una scelta errata e grave perché sono tanti, troppi, 25 centimetri in più causano danni al turismo, perché è evidente che con un tale livello molte spiagge, attrattiva del nostro lago, vengono ulteriormente ridimensionate. È uno schiaffo al nostro territorio, ma noi continueremo a lottare per cambiare questo indirizzo in ogni sede possibile. La Regione Piemonte ha lasciato soli i sindaci del lago. Se ne assumano la responsabilità». (Nella foto l’innalzamento del lago a Feriolo)