Aggiornato al 26 Aprile 2024

Critiche ai dehors di Domodossola: risponde il sindaco Lucio Pizzi

Risponde, se pur indirettamente, a quanti hanno criticato l’amministrazione comunale sui dehors, il sindaco Lucio Pizzi. Con una nota il primo cittadino di Domodossola ricorda come l’amministrazione si sia «impegnata sin dall’inizio della pandemia per essere a fianco degli operatori commerciali, varando tutte le iniziative possibili nei limiti delle sue competenze e disponibilità, a partire dal Progetto Domo Riparte, con il quale sono stati erogati contributi per 130mila euro, fino ad arrivare alla semplificazione della pratica di ampliamento o nuova richiesta temporanea dei dehors, per la cui autorizzazione già dalla primavera 2020 basta un semplice disegno con le misure e viene applicato l’istituto del silenzio assenso stabilito in sette giorni dalla presentazione della domanda». Aggiunge: «Per tutti i dehors, sia con autorizzazione temporanea in deroga che con autorizzazione definitiva nel rispetto della regolamentazione vigente, è stata da subito prevista l’esenzione dal pagamento, fino al 31 dicembre 2021 da parte della giunta comunale (delibera del 16 aprile), previo passaggio in consiglio comunale come previsto dal nuovo regolamento del canone». A chiedere il prolungamento dell’esenzione del pagamento, era stato il candidato Antonio Ciurleo della lista “Città per tutti”, seguito a ruota da Gabriele Ricci, Pd. Pizzi poi fa una considerazione di carattere più generale: «Durante tutta la crisi pandemica ho evitato ogni tipo di polemica: la pratica della critica a priori e della facile strumentalizzazione non mi appartengono. Devo però constatare che la scelta di non posticipare la somministrazione almeno fino alle 23 non aiuterà a decongestionare le presenze all’aperto e costringerà i ristoratori a lavorare, per quanto potranno visto anche il nostro clima, con l’assillo dell’orario. Dobbiamo comunque augurarci di essere finalmente ad un punto di nuovo inizio, in cui è indispensabile trovare l’equilibrio tra la tutela della salute e una ripresa delle attività che non può più attendere. Da una parte i nostri comportamenti dovranno essere certamente responsabili ma dall’altra, giunti a questa fase, non è più ipotizzabile la demonizzazione del ritrovo all’aperto. Sono certo che la Prefettura, a cui spetta il coordinamento delle forze dell’ordine, saprà dare le giuste indicazioni in tal senso. Buona riapertura agli operatori economici e ai miei concittadini, e una raccomandazione ai ragazzi: siate responsabili».

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