Aggiornato al 27 Luglio 2024

“In nome di Pippo non toccate Oncologia”

Sono Alberto Gagliardi, il papà di Filippo deceduto l’11 settembre 2013 a trent’anni per un tumore all’addome particolarmente raro e fulminante. Filippo è stato ricoverato per quasi un mese nel Reparto di Oncologia dell’Ospedale Castelli di Verbania. Voglio raccontare brevemente la mia esperienza in ospedale che se da un lato ha avuto un epilogo drammatico, dall’altro mi ha fatto conoscere una realtá eccezionale che non conoscevo. Nei primi giorni di ricovero un po’ tutti gli amici e parenti mi dicevano di portar via Filippo da Verbania per potergli fornire le migliori cure possibili. In un primo tempo ero titubante, poi Filippo mi diceva: “Voglio restare qui fin che è possibile”, poi ho osservato come operavano i medici e gli infermieri del Reparto e non ho più avuto dubbi nel rispettare la volontà di Filippo ed anche della sua giovane e forte moglie.
Parliamo un po’ del personale medico e sanitario del Reparto di Oncologia: la competenza e la professionalitá sono indiscutibili e forse eccezionali, ma ho scoperto in loro una umanità, una intelligenza ed una umiltà professionali fuori dal comune.
Alcuni piccoli esempi possono far capire cosa voglio dire.
Nel Reparto il malato non è quello del letto n.1, ma è Filippo, Giovanni o Arturo; quindi una persona e non un numero.
I medici che alla fine del turno vanno a salutare i pazienti assicurandosi che non abbiano bisogno di qualcosa è una cosa che non avevo mai visto. Non è da tutti i professionisti chiedere consigli o consulti a colleghi meglio informati o più esperti; bisogna essere tanto intelligenti ed umili da capire che innanzi tutto viene il bene del paziente e poi il proprio orgoglio professionale.
Forse pochi lo sanno, io di certo non lo immaginavo nemmeno, ma qui a Verbania abbiamo un Reparto di Oncologia di eccellenza diretto dal dott. Sergio Montanara con competenza, professionalità, umanità, dedizione incredibile, cortesia squisita e rispetto per i pazienti.
Vorrei ringraziare pubblicamente tutti gli operatori del Reparto di Oncologia di Verbania, ma purtroppo credo che non abbiano ancora inventato le parole giuste per esprimere tutta la mia gratitudine, posso solo dire: Grazie!
Infine mi voglio rivolgere ai politici che tanto hanno discusso sull’assetto ospedaliero del Piemonte: accorpate, risparmiate, fate quello che ritenete più giusto, ma nel Vco abbiamo un Reparto di Oncologia di eccellenza che certamente merita nuovi ed abbondanti finanziamenti per farlo diventare “eccellentissimo”, ma soprattutto ascoltate il grido di un padre:
Guai a chi ce lo tocca!

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