Se ne parlava dalla settimana scorsa, quando si vociferava che alcuni fornitori del Verbania calcio volessero chiamare gli inviati del programma tv “Le iene” in particolare per le pendenze rimaste dopo il “Memorial Montani” per Allievi, tenutosi a giugno. Poi era stato lo stesso presidente Enrico Montani, intervistato da Eco, a scherzarci su: «Aspettiamo 450mila euro da alcune squadre giovanili: c’è una truffa nei nostri confronti, bisognerebbe davvero chiamare Le iene!». E domenica, durante la partita tra Derthona e Verbania, Le iene sono arrivate. A Tortona, durante l’intervallo tra primo e secondo tempo, il presidente Montani è stato intervistato dall’inviato del programma di Mediaset, Andrea Agresti, sui “conti in sospeso” con alcune aziende della zona: aziende di trasporti, alberghi e ristoranti. Come è nello stile del noto programma tv, l’inviato ha “braccato” con domande serrate il presidente biancocerchiato, provocando l’irritazione di alcuni tifosi verbanesi radunatisi attorno alla telecamera di Mediaset, tanto che i carabinieri già presenti allo stadio si sono avvicinati per evitare che la situazione degenerasse. «Alla fine non ci sono stati problemi – spiega Montani – ma l’intervistatore era volutamente disinformato sulla questione e mi ha fatto solo certe domande. Lui ha ammesso di essere stato mandato da una ditta di pullman: tramite il mio legale chiederò la registrazione completa. Io ho sempre evitato “Le iene”, anche fuori dal parlamento, perché il loro non è giornalismo. Sono certo che anche dietro questo episodio c’è una regia orchestrata da gente che vuol far saltare o più probabilmente prendersi il Verbania Calcio: provano da un po’ di tempo e così facendo rovinano anche la trattativa da noi portata avanti con la cordata di imprenditori brasiliani».