Aggiornato al 27 Luglio 2024

Rinviata l’autopsia sul padre ucciso dal figlio

Secondo giorno in carcere per Danilo Tosi, il 48enne che martedì ha ucciso il padre Gianni nella loro casa di Verbania. Mentre gli inquirenti analizzano gli elementi raccolti finora, emerge la storia dell’omicida, una storia segnata dalla perdita del proprio lavoro una decina di anni fa e da un conseguente stato depressivo che con gli anni sembra essersi drammaticamente aggravato sempre più, fino forse a sfociare nella follia dell’altro giorno quando ha colpito ripetutamente alla testa il padre.
Prima con un grosso coltello da cucina (la stanza della casa dove è avvenuta la tragedia), e poi secondo quanto ricostruito dopo diversi fendenti (il cui numero esatto potrà essere stabilito solo con l’autopsia, che era in programma oggi ma che è stata rinviata a lunedì) ha infierito sull’anziano padre ormai riverso a terra nel sangue anche con un batticarne.

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