Si presentavano direttamente alla porta di casa, proponendo la vendita e l’installazione di apparecchi per la rilevazione delle fughe di gas. Le loro vittime erano, per lo più, signori anziani. Con la scusa di dover controllare luce e gas, poi, effettuavano un sopralluogo dell’abitazione ed accusavano il malcapitato di non essere in regola con la normativa sulla sicurezza.
E’ questa la ricostruzione operata dalla Squadra mobile verbanese rispetto all’attività di due uomini (trentenni, uno italiano ed uno albanese, già noti agli uffici di Polizia per reati contro il patrimonio) che avevano indotto un verbanese di ottanta anni a sottoscrivere un contratto di vendita di apparati che rilevano le fughe del gas (250 euro il prezzo del singolo macchinario).
Secondo la denuncia, avevano convinto l’anziano che l’installazione e le operazioni da loro compiute, fossero legali e necessarie per non incorrere in alcuna sanzione. Non contenti, poi, avevano sostenuto che per le dimensioni dell’appartamento, fosse necessario installare altri due salvavita.
In quell’occasione, fortunatamente, il verbanese non aveva quella somma (altri 500 euro) in contanti.
Gli inquirenti della Squadra Mobile della Polizia di Stato si sono quindi messi sulle loro tracce, acquisendo testimonianze e riconoscimenti fotografici e venendo a scoprire come i due erano già stati fermati, per gli fatti analoghi, in altre città del nord Italia.
I due uomini risponderanno ora all’Autorità Giudiziaria per il reato di truffa aggravata.