In seguito alla diffusione di una nota della Guardia di Finanza nei giorni scorsi relativa a due fratelli cusiani (di cui non sono state rese note le gneeralità) accusati di evasione fiscale e messa in vendita di merce contraffatta. Il difensore, l’avvocato Aldo Perla, precisa: “La “notizia” pubblicata è relativa a fatti per i quali sono in corso proecedimenti penali avanti l’autorità giudiziaria: nessuno di essi è pervenuto a una sentenza di primo grado, in essuno di essi i miei assistiti sono stati ancora sottoposti a esame e hanno avuto modo di esporre la loro versione dei fatti. La difesa produrrà una serie di documenti che potranno evidenziare l’insussistenza dei fatti loro ascritti.
Il diritto alla collettività a essere informtata sulla commissione di fatti costituenti reato non può prevalere sul supremo principio della presunzione di innocenza. Prima di esporre alla gogna mediatica un cittadino infliggendogli una pena ineliminabile spesso più grave di quella irrogata dall’autorità giudiziaria , dovrebbe essere imprescindibile dovere dle cronista accertare le verisoni dei fatti rese dagli interessati, senza limitarsi a divulgare versioni di parte”. Prendendo atto della precisazione, non essendo le generalità degli indagati rese note, era ovviamente impossibile contattarli per conoscere le loro versioni.