Parte dalla provincia del Vco, il progetto per realizzare un centro sportivo nel cuore della città vecchia di Gerusalemme. Un campo da pallone che diventi messaggio di pace con il progetto “Assist for Peace”. Più precisamente l’idea è del filantropo verbanese Luca Scolari che ha già raccolto l’adesione di numerosi sportivi che finanziano l’opera e che stasera ne parlerà dagli studi di SkySport.
Tra i campioni che hanno aderito vi sono Novak Djokovic, Sebastian Vettel, Kimi Raikkonen, Vincenzo Nibali, Giovanni Soldini, Javier Zanetti, Carlo Ancelotti, Gianluigi Buffon, Federica Pellegrini, Yakhouba Diawara, Muhammad Alì. «Il mio sogno – spiega Luca Scolari – è che il campo diventi un luogo in cui ogni bambino di Gerusalemme possa giocare con gli altri: ebrei, musulmani o cristiani. L’importante è che giochino insieme». Lo sport come strumento di aggregazione per superare le difficoltà di integrazione che nella “città del muro” spesso significano spargimento di sangue.
«Nei giorni scorsi – prosegue Scolari – Javier Zanetti, ha scritto una lettera pubblica in cui chiede un incontro interreligioso a Papa Francesco, che aveva già dato il beneplacito all’iniziativa, alla presenza degli atleti». Scrive Zanetti: «Quando Luca Scolari mi parlò dell’idea di creare un playground a Gerusalemme, aperto a tutti i bambini di ogni razza e religione, mi sembrò, chiudendo gli occhi, di essere di nuovo tornato bambino. Il mio ricordo è andato a quando mio padre, insieme ad altri genitori del quartiere Dock sud, di Buenos Aires, creò un campetto di sabbia ed erba dove iniziai a tirare calci ad un pallone. Solo a pensare di provare a dare delle emozioni e far passare qualche ora spensierata ai ragazzi di Gerusalemme che amano lo sport, è qualcosa che mi fa venire la pelle d’oca. Sarebbe fantastico – prosegue Zanetti – realizzare, trovando gli spazi tra i vari intricati calendari di tutti, l’incontro inter-religioso che tutti auspichiamo, promosso da Papa Francesco con la sua sensibilità e carisma, dove grandi campioni di tutti gli sport, ognuno con il proprio credo, si ritroverebbero insieme; sarebbe un bellissimo gesto e segno di Pace e fratellanza».