Aggiornato al 27 Luglio 2024

Scomparso in ValGrande, tramonta la pista Facebook

Gli accessi al profilo Facebook di Paolo Rindi sono stati fatti inconsapevolmente dai suoi cari. La verità, che riduce ancora di più le speranze che il 19enne varesino sia uscito dal Parco nazionale della Val Grande e si sia allontanato volontariamente, è stata appresa direttamente dalle risposte fornite dal social network alle domande fatte dagli inquirenti verbanesi.

Il sostituto procuratore Gianluca Periani l’ha comunicata ai genitori del ragazzo questa mattina in procura a Verbania, dove li aveva appositamente convocati.

Secondo i dati raccolti, ad effettuare gli accessi al profilo sarebbero stati proprio i genitori, attraverso un tablet abitualmente in uso a Dario Rindi e che Paolo aveva utilizzato per collegarsi a Facebook e il telefono cellulare della madre Fiammetta.

I coniugi Rindi però non si arrendono e chiedono alla Prefettura di Verbania di riavviare le ricerche in Val Grande; mercoledì in tal senso si terrà un vertice a villa Taranto.

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