Stazionava presso il bar “i Portici” di Pallanza, dove sorseggiava un caffè e intratteneva amabili discussioni con gli altri avventori, N.G. 46enne cittadino italiano residente a Verbania.
Peccato – spiegano dalla Questura del Vco – che fosse sottoposto a detenzione domiciliare, misura che, con separato provvedimento del magistrato di sorveglianza di Novara, era stata ulteriormente inasprita, al punto da vietargli di lasciare la propria abitazione se non per motivi lavorativi o a seguito di espressa autorizzazione.
Riconosciuto da una poliziotta libera dal servizio, veniva poi identificato e fermato dagli agenti di Volante prontamente intervenuti su segnalazione della collega.
Condotto in Questura, veniva arrestato per il reato di evasione previsto e punito dall’art. 385 c.p. “Agli operatori che gli formalizzavano l’arresto – si legge nella nota diffusa dalla Polizia di Stato – ha risposto che sapeva di rischiare un’altra incriminazione ma che “erano cinque giorni che non usciva di casa” e ne sentiva la necessità!”
Su disposizioni del Sostituto Procuratore di turno, in attesa di celebrare il relativo procedimento penale, N.G. veniva ricondotto alla propria abitazione presso la quale dovrà permanere in regime di arresti domiciliari.