All’antivigilia di Natale tragedia sfiorata a Divignano, dove due coniugi sull’ottantina sono rimasti gravemente intossicati da esalazioni di monossido di carbonio scaturite dal proprio impianto di riscaldamento. L’allarme è scattato alle 7 di domenica 23, quando la donna, alzatasi per prima dal letto, ha ravvisato un malessere. E’ accaduto in una residenza di via Vittorio Veneto, una casa di ringhiera e corte, non lontano dal centro del paese; è stato il figlio della coppia a dare l’allarme e, in pochi istanti, è giunta sul posto un ambulanza medicalizzata del 118. La più grave è apparsa sin da subito la moglie. Hanno ricevuto le prime cure al Dea del Santissima Trinità di Borgomanero, dove sono stati trasportati. Per la donna, dopo i primi accertamenti, si è reso necessario il trasferimento al centro medico “I Cedri” di Fara Novarese, dove è stato messo in atto il trattamento in camera iperbarica. Il marito, meno grave, è stato trattenuto in osservazione al nosocomio borgomanerese. I medici, in serata, li hanno giudicati non in pericolo di vita. Anche per alcuni soccorritori dell’ambulanza, entrati nell’abitazione per il recupero dei due coniugi, si è reso necessario un intervento in quanto in preda ad un inizio di intossicazione pure loro. Sulle cause del difettoso funzionamento dei gas di scarico della caldaietta che riscaldava l’alloggio, hanno avviato accertamenti i vigili del fuoco della caserma di Mercurago, giunti sul posto alle 7.50, per inoltrare il verbale dell’accaduto alle autorità competenti. Nel frattempo l’impianto è stato bloccato e disattivato.