Il giudice onorario di pace presso il Tribunale di Milano, avvocato Carlo Crapanzano, che ieri aveva presentato le sue dimissioni, è indagato per corruzione giudiziaria. Il 15 maggio il suo ufficio è stato perquisito. L’indagine condotta dalla Procura di Milano ipotizza che, anche in virtù all’appartenenza di Crapanzano alla gran loggia degli Antichi Liberi Accettati Muratori di Novara, vi sarebbero state delle sentenze “pilotate” da Crapanzano per favorire altri affiliati, tra cui alcuni imprenditori.
Ciò anche grazie all’interessamento di un 35enne avvocato (di cui sono state rese note solo le iniziali R.D.F.). Nell’inchiesta sono indagate anche altre cinque persone. L’inchiesta è partita un anno fa dopo l’accogliemento da parte di Crapanzano di un ricorso per violazione del Codice della Strada.
Crapanzano ha così commentato: “Apprendo dagli organi di stampa del comunicato che mi riguarda. Ho poche cose da dire. Come sa chi mi conosce sono sempre stato e sarò sempre un garantista. Ho applicato il principio di non colpevolezza a chiunque sempre e in ogni luogo, ma evidentemente qualcuno dimentica che nella vita ci vuole serietà e correttezza, sempre e qualunque cosa succeda. È evidente che sono personalmente oggetto di un attacco spropositato e ingiustificato e agirò nelle sedi competenti per tutelare il mio nome e la mia immagine, come chiunque. Ieri mi sono dimesso da giudice di pace: la mia correttezza prevale sempre su ogni altra cosa. Se qualcuno, per ragioni a me incomprensibili, crede di minare la mia serietà e la mia serenità si sbaglia di grosso. Ho dato mandato ai miei legali e stiamo valutando le azioni giudiziarie da intraprendere. Non permetto a nessuno, soprattutto a chi non mi conosce, di dubitare della mia persona. La giustizia è un concetto troppo importante per ridurlo a una chiacchiera da bar”.