Appuntamento sabato 22 giugno alle 18 alla Cappella Mellerio a Domodossola per la presentazione, e poi alle 20.30 per il taglio del nastro della mostra “Balla, Boccioni, Depero. Costruire lo spazio del futuro” a Palazzo San Francesco, Domodossola. Oggi alle 12 l’aperutra in anteprima per gli addetti ai lavori. Tante le curiosità che punteggiano la mostra: dal dialogo con i fantocci e i costumi delle donne del ‘700 che vennero esposti alla Mostra nazionale di Milano del 1881, e poi la tela di Depero, destinata alla sede Enit di Berlino, dove non arrivò mai a causa della guerra; e ancora dall’automobile, la numero 43 immatricolata a Parigi, del cavalier Mellerio, e prima della provincia di Novara, arrivando a Chavez. E poi tutte da vedere, su un fondo giallo azzeccatissimo per l’esposizione, che offre dinamismo alle opere visionarie dei cultori dell’arte assoluta, i capolavori di Tullio Crali, e da Palermo Il treno notturno in corsa di Pippo Rizzi, il fascino etereo e impalpabile della figura femminile di Balla nel Baglior fuggente. E ancora le opere di due tra le rarissime autrici futuriste, una è la moglie di Marinetti. Un’esposizione a cura di Antonio D’Amico, con la collaborazione della Fondazione Ruminelli, l’amministrazione comunale, il Mart di Rovereto, istituti bancari, Fondazioni. 70 opere da godere “uccidendo il chiaro di luna e conquistando le stelle” per dirla con Marinetti.