Inaugurazione della mostra “Balla, Boccioni Depero. Costruire lo spazio del futuro” a Palazzo San Francesco a Domodossola. Presentazione partecipatissima alle 17 di sabato 22 giugno alla Cappella Mellerio alla presenza, tra gli altri, del console peruviano Cesar Jordan Palomino. “Siamo una squadra con grande carattere che fa grande una comunità” ha detto il sindaco Lucio Pizzi, ricordando l’impegno della Fondazione Ruminelli, la Fondazione comunitaria e tutti i partner che hanno contribuito alla realizzazione della mostra. “Sembrava che Domodossola volesse essere espressione viva del manifesto di Marinetti. Negli anni della Belle Epoque Domodossola era il trono d’oro della storia ed esplose , nel 1910, in una posizione centrale della cultura dell’epoca. Questa mostra è un atto di fede affinché Domodossola ritrovi il ruolo che le è dovuto”. Così il console: “L’atto eroico, modernista di un figlio del Perù, questo senso dell’andare oltre e offrire la vita per portare l’umanità oltre i suoi confini, dev’essere di sprone per il futuro. Geo chavez è oggi anche figlio dell’Ossola”. Alla presentazione anche l’assessore alla Cultura Daniele Folino. Così il curatore Antonio D’Amico: “Nell’esposizione partiamo da artisti incarnati nella tradizione, che sovvertono, per arrivare al movimento e alla velocità in cui, secondo Marinetti, la macchina e il treno diventano il luogo in cui risiede il divino”.