Aggiornato al 9 Dicembre 2024

Prelievo multiorgano al San Biagio di Domodossola

Un altro prelievo multiorgano è stato eseguito all’ospedale San Biagio di Domodossola nei giorni scorsi ad un paziente ricoverato in Rianimazione di cui era stata accertata la morte cerebrale. Spiegano dall’Asl Vco: «E’ stato possibile procedere al prelievo del fegato, eseguito da un’équipe dell’ospedale Molinette di Torino, dei reni, eseguito dalla dottoressa Maso e dal dottor De Angelis, Urologi dell’Asl Vco, e delle cornee, eseguito dalla dottoressa Lanzi dell’Oculista dell’Asl Vco». Aggiunge la dottoressa Domenica Fiore, coordinatrice ospedaliera delle donazioni e dei prelievi di organi: «Un vivo ringraziamento a tutti gli operatori coinvolti negli accertamenti e nelle operazioni di prelievo». In questo caso si è proceduto all’espianto senza la necessità di recepire l’espressione di volontà: infatti il donante non aveva rilasciato in vita dichiarazione scritta sulla donazione e non c’erano familiari aventi diritto all’espressione del consenso o del diniego. La legge identifica tra i congiunti, gli “aventi diritto” in ordine gerarchico: coniuge non legalmente separato o convivente more uxorio; figlio/i maggiorenne/i; genitore/i; legale rappresentante. «Ciononostante – spiegano dall’Asl Vco – i familiari, pur non aventi diritto, sono stati da noi contattati per essere informati sull’evoluzione in morte cerebrale e sulla possibilità di procedere con il prelievo degli organi e sono stati ben lieti che il loro congiunto potesse con quest’ultimo gesto d’amore salvare altre vite».

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