Aggiornato al 5 Ottobre 2024

Baiardo, ex gelataio di Omegna, factotum dei fratelli Graviano, parla coi magistrati che indagano sulle stragi di mafia del 1993. Tra le rivelazioni sarebbe emerso il nome del sindaco di un piccolo centro del Verbano

Salvatore Baiardo, l’ex gelataio di Omegna factotum dei fratelli Graviano, ha iniziato a parlare con i magistrati di Firenze che indagano sui mandanti occulti delle stragi di mafia del 1993. A rivelarlo oggi è un articolo di Salvo Palazzolo e Luca Serranò sul quotidiano “La Repubblica”. Secondo quanto riportato dai giornalisti, Baiardo avrebbe fatto varie rivelazioni agli inquirenti facendo anche un nome mai emerso in alcuna inchiesta: si tratterebbe di un esponente politico piemontese, attuale sindaco di un piccolo centro del Verbano, che secondo Baiardo avrebbe fatto da prestanome per investire dei soldi dei Graviano, circa un miliardo e mezzo di vecchie lire. La Repubblica parla anche di una perquisizione effettuata nei giorni scorsi dalla Dia di Firenze a casa di questo esponente politico per cercare riscontri alle dichiarazioni di Baiardo. I verbali delle deposizioni di Baiardo sono stati secretati; i pubblici ministeri fiorentini avrebbero sentito anche Gisueppe Graviano, di recente ascoltato nel processo a Reggio Calabria per l’’ndrangheta stragista in cui ha riportato una condanna all’ergastolo.
Baiardo di recente aveva rilasciato delle dichiarazioni anche alla trasmissione Report su Rai 3 parlando dell’Agenda rossa di Paolo Borsellino di cui a sua detta esisterebbero varie copie.

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