Salvatore Baiardo, l’ex gelataio di Omegna factotum dei fratelli Graviano, ha iniziato a parlare con i magistrati di Firenze che indagano sui mandanti occulti delle stragi di mafia del 1993. A rivelarlo oggi è un articolo di Salvo Palazzolo e Luca Serranò sul quotidiano “La Repubblica”. Secondo quanto riportato dai giornalisti, Baiardo avrebbe fatto varie rivelazioni agli inquirenti facendo anche un nome mai emerso in alcuna inchiesta: si tratterebbe di un esponente politico piemontese, attuale sindaco di un piccolo centro del Verbano, che secondo Baiardo avrebbe fatto da prestanome per investire dei soldi dei Graviano, circa un miliardo e mezzo di vecchie lire. La Repubblica parla anche di una perquisizione effettuata nei giorni scorsi dalla Dia di Firenze a casa di questo esponente politico per cercare riscontri alle dichiarazioni di Baiardo. I verbali delle deposizioni di Baiardo sono stati secretati; i pubblici ministeri fiorentini avrebbero sentito anche Gisueppe Graviano, di recente ascoltato nel processo a Reggio Calabria per l’’ndrangheta stragista in cui ha riportato una condanna all’ergastolo.
Baiardo di recente aveva rilasciato delle dichiarazioni anche alla trasmissione Report su Rai 3 parlando dell’Agenda rossa di Paolo Borsellino di cui a sua detta esisterebbero varie copie.