Cordoglio per la morte di Danilo Pastore, 61 anni. L’uomo era molto conosciuto in paese ed in tutto il medio Novarese per essere stato per anni il titolare del ristorante “Da Vittorio” a Talonno, una delle mete gettonate degli anni ’80 e ’90 per il pesce. La moglie Paola, i figli Federico ed Elena, la nipote Giorgia e la cognata Adriana lo ricordano così: «La cucina era la sua grande passione, in particolar modo i piatti di pesce. Nel suo ristorante venivano da tutta la provincia a gustare i suoi antipasti di mare ed altre creazioni. Aveva lavorato a Porto San Giorgio ed in Sardegna, poi aveva aperto il locale a Talonno, dov’era anche residente e dove era nato. Era un grande tifoso del Torino ed appena poteva andava a vedere una partita dei granata». Mercoledì 7 aprile al suo funerale il comandante della stazione dei carabinieri di Gattico, Luigi Bessone, che con lui condivideva la passione per il Toro, ha usato parole toccanti prima di porre una maglia del Torino sulla bara: «Pastore aveva dedicato il suo ristorante e la passione culinaria al fratello Vittorio, morto in giovane età per un tragico incidente stradale. Il locale, nei tempi d’oro negli anni ’80 e ’90, aveva due camerieri fissi ed altri nel fine settimana quando il ristorante, circa 50 coperti, era spesso pieno, mentre il bar era il ritrovo fisso degli abitanti della frazione di Talonno». «Aveva imparato l’arte di cucinare nelle Marche e da lui si servivano i migliori piatti di mare della zona – ha aggiunto l’ex sindaco di Invorio, Dario Piola -. Era un appassionato di calcio ed era stato dirigente del Briga Novarese per alcuni anni. Era una persona gentile ed affabile e si intratteneva con i suoi clienti a fine pranzo per scambiare impressioni sulla cena. Ci teneva molto alla sua attività ed è rimasto ad aiutare in cucina fino a pochi anni fa, quando la malattia lo ha colpito più duramente. Ora l’attività è in mano ai figli (il ristorante ha cambiato nome e si chiama “Le Noci”, ndr) ma il sapore di mare di Talonno resterà sempre legato al “Da Vittorio” e a Danilo Pastore».