Aggiornato al 27 Luglio 2024

Pugno all’arbitro, cinque anni di squalifica all’allenatore e “preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della Figc”

Cinque anni di squalifica e “stante la gravità della condotta” anche “la preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della Figc”. Questo è il pronunciamento della giustizia sportiva nei confronti di Giovanni Alosi, allenatore del Carpignano calcio finito alla ribalta per un pugno sferrato all’arbitro domenica 26 settembre durante il match di Prima categoria Oleggio Castello-Carpignano, disputato a Paruzzaro. Il giudice sportivo ha disposto la sua squalifica fino al 30 settembre 2026 “e tiene conto della gravità e violenza dell’aggressione nei confronti dell’ufficiale di gara” come si legge nella motivazione. L’arbitro colpito ha sospeso la partita (vinta 3-0 a tavolino dall’Oleggio Castello) al 18’ del secondo tempo e dopo aver lasciato il campo è stato anche visitato al Pronto soccorso dell’ospedale Martini “dal quale veniva dimesso con prognosi di tre giorni salvo complicazioni”. Alosi, che in seguito al gesto “si recava nello spogliatoio del direttore di gara dichiarandosi disponibile ad offrire un risarcimento”, nei giorni scorsi ha chiesto scusa pubblicamente più volte parlando di “gesto folle” e annunciando di voler rinunciare definitivamente a far parte del mondo del calcio indipendentemente dall’entità e dalla durata della squalifica.

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