Il centro destra, dopo aver fatto mancare il numero legale martedì scorso, ha fatto il pieno nella Rappresentanza dei sindaci dell’Asl Vco. L’assemblea dei sindaci, riunitasi la sera di giovedì 29 giugno a Verbania a Palazzo Flaim con presenti (tramite delega o tramite consiglieri delegati) 74 sindaci su 81, ha eletto con 488 voti alla presidenza il sindaco di Cannobio Gian Maria Minazzi, sostenuto dal centrodestra e dalla Lega in particolare. Minazzi è un sostenitore del recupero degli ospedali esistenti e prende il posto del dimissionario sindaco di Gravellona Toce Giovanni Morandi. Unici assenti (oltre ai tre Comuni commissariati, Gignese, Ameno e Vogogna) i sindaci di Domodossola, Montescheno, Armeno e Valle Cannobina.
Il centro sinistra, in evidente difficoltà forse per via del complicato sistema elettorale (che prevede che ogni delegato abbia un numero di voti pari al numero di consiglieri comunali e non in base al numero degli abitanti) non aveva espresso un proprio candidato; 163 preferenze sono però andate ad Augusto Quaretta, sindaco di Quarta Sopra e già membro della Rappresentanza; hanno preso meno voti invece Daniele Berio, sindaco di Omegna, la sindaca di Verbania Silvia Marchionini, il sindaco di Oggebbio Alessio Ferrari e il sindaco di Beura Cardezza Davide Carigi. E’ stato proprio quest’ultimo, eletto nella votazione successiva, il prescelto per sedere nella Rappresentanza al posto del dimissionario sindaco di Vignone Giacomo Archetti.
Il centro sinistra, tramite Marchionini, aveva tentato di proporre il primo cittadino di Omegna Daniele Berio. «Trovo assurdo che un Comune importante come Omegna non abbia un rappresentante nel gruppo ristretto» ha detto la prima cittadina. «Non mi pare che quando l’escluso era il sindaco Marchioni della Lega qualcuno si sia stracciato le vesti» ha detto il primo cittadino di Piedimulera e sindaco della Provincia Alessandro Lana. La questione ha generato un battibecco con Augusto Quaretta che ha ricordato: «Marchioni non venne eletto perché a quella seduta non si presentò, non voglio dire che gli assenti hanno sempre torto, ma il quello fu il vero motivo dell’esclusione»
Alla fine dunque il centro destra è riuscito a riequilibrare la situazione nella Rappresentanza dei sindaci e a imporre il proprio presidente, nel momento in cui pare definitivamente tramontata l’ipotesi dell’ospedale unico. Nel suo breve discorso di insediamento il sindaco di Cannobio Minazzi ha auspicato «un confronto costruttivo con l’Asl Vco con l’obiettivo prioritario di dare voce alle comunità locali in un ambito, quello sanitario, che è nell’interesse di tutti e che deve essere lontano dalle logiche partitiche».
Il sindaco di Vignone Giacomo Archetti in un breve intervento ha ricordato: «Ora tocca al nuovo presidente dare delle risposte alla gente. Il Vco perde ogni anno 8mila abitanti, pari a due Comuni come Premeno e Aurano che se ne vanno. Dove pensate di trovare i medici per due ospedali? Che tipo di risposte darete ai cittadini su liste d’attesa e servizi? Queste sono le cose che interessano alla gente, non la politica». Subito dopo si sono votate alcune modifiche al regolamento e la direttrice generale dell’Asl Vco Chiara Serpieri ha illustrato il bilancio. Fortemente critico il giudizio del sindaco di Verbania.