«Ignazio Littera è fuori dalla maggioranza». Non usa mezzi termini il sindaco di Cannobio, Gianmaria Minazzi, nei confronti del presidente del consiglio, che in passato era stato anche vice sindaco. Minazzi spiega che però non chiederà a Littera le dimissioni: «Non sarò io a farlo dimettere o a chiedere le sue dimissioni, anche per rispetto dei cittadini che gli hanno dato fiducia. Littera però non farà parte del gruppo: la pensa diversamente da noi della maggioranza. Se vuole andare avanti che lo faccia». Littera spiega che non si dimetterà: «Non mi considera più in maggioranza? È un suo problema, i cittadini mi hanno votato per stare in maggioranza. Non darò le dimissioni anche perché il ruolo di presidente del consiglio può farlo anche un consigliere di minoranza». I dissidi tra Littera e Minazzi sono iniziati per la questione degli schiamazzi e della musica ad alto volume nel centro di Cannobio, con Littera nel gruppo di firmatari di una petizione di residenti. Il presidente del consiglio spiega però che i dissidi hanno radici più profonde: «Sono quasi tre anni… Parlano di trasparenza e coinvolgimento, ma già ad ottobre dell’anno scorso il sindaco non mi comunicava più quando c’erano le giunte e mi aveva tolto dalla chat». Littera spiega che il suo passaggio dal ruolo di vice sindaco a quello di presidente del consiglio faceva parte di un accordo pregresso: «Dopo due anni alcuni consiglieri avrebbero assunto le deleghe. Io ho mantenuto gli impegni facendo un passo indietro e il sindaco mi ha offerto la presidenza del consiglio». Negli ultimi giorni, tra l’altro, l’Arpa ha effettuato dei controlli trovando effettivamente degli “sforamenti” di decibel. «Hanno fatto due o tre controlli – dice il sindaco Minazzi – e hanno trovato cose che non andavano. Ora ci saranno le opportune verifiche della Polizia municipale e degli organi che devono fare rispettare il regolamento. Penso che ci saranno delle sanzioni, anche se non è l’amministrazione che va a chiederle. C’è un regolamento e ci sono organi preposti a farlo funzionare. Ogni ufficio ha la sua competenza, non è il sindaco che dice: facciamo una multa». Littera risponde: «Dopo tanto scrivere il sindaco si è deciso a far fare controlli a campione ad Arpa e due su due sono risultati “fuori” dai parametri. Questo vuol dire che il sottoscritto e le tante persone che avevano firmato la petizione non erano in malafede». Littera però aggiunge di non essere contro la musica: «Non abbiamo mai detto che non vogliamo più la musica: siamo un paese a vocazione turistica, ci vuole musica, ma bisogna rispettare le regole, gli orari e i decibel; non vogliamo silenziare nessuno».