E’ arrivata venerdì 1º dicembre la notizia al Comune da parte di Autostrade per l’Italia in merito ai lavori in corso per lo svincolo autostradale, la cui conclusione è prevista per marzo 2024. Così, dopo ben 27 anni di attesa la rampa d’innesto dell’autostrada che condurrà gli automobilisti in direzione nord verso l’Ossola ed il Sempione vedrà la luce. Una possibilità per chi percorre la A26 che fino ad oggi non era contemplata (si poteva procedere solo in direzione di Arona, Genova e Milano) ma che porterà dei benefici notevoli al traffico viario. Vale ricordare che i lavori in questione, che riguardano un tratto viario di circa 400 metri, erano partiti tra agosto e settembre. «E’ un progetto a cui sia io, sin da quando ero assessore ai Lavori pubblici nella giunta di Maria Rosa Gnocchi, che l’intera amministrazione comunale stiamo lavorando da tempo – spiega il sindaco Alessandro Monti -. Alla fine la collaborazione con Autostrade per l’Italia ha portato i suoi frutti. Per il territorio si tratta di un intervento indispensabile perché va a sgravare il traffico che al momento si concentra soprattutto tra Fondotoce e Gravellona, coinvolgendo anche la frazione di Feriolo. Inoltre, rappresenta un’importante alternativa durante eventuali lavori o emergenze sulla statale, come ad esempio potrebbe avvenire in futuro per la costruzione della pista ciclopedonale». Con il nuovo svincolo saremo pronti per la stagione turistica del 2024». Il Comune di Baveno stava già lavorando al progetto da qualche anno, ma poi la pandemia dovuta al Covid l’aveva bloccato. «Dopo l’emergenza sanitaria sono tornato alla carica con Autostrade a cui ho spiegato che lo svincolo è indispensabile per la viabilità della nostra provincia. Dopo lunghi contatti e trattative alla fine siamo arrivati al punto. C’è molta soddisfazione per l’opera, che ha un costo di due milioni e mezzo, investimento a carico di Autostrade». I lavori comprendono interventi anche sui sottoservizi, quali ad esempio lo spostamento di tubazioni dell’acqua e del gas, così come di un pilone dell’Enel. Un cantiere che a detta del primo cittadino «finora ha avuto un impatto limitato sulla viabilità, mantenendo aperte l’entrata e l’uscita dell’autostrada, se non per brevi fasi legate al cantiere. Una volta completata la rampa – conclude Monti – la gestione e la manutenzione saranno a carico di Autostrade, aspetto cruciale data la portata dei costi e delle eventuali responsabilità».