«Un nuovo tassello è andato a posto, il nostro obiettivo è quello di completare l’opera, non per me ma per il Comune di Macugnaga che rappresento». Così il sindaco di Macugnaga, Alessandro Bonacci, ha accolto la notizia dei due pronunciamenti del Tar sulla doppia richiesta di sospensiva urgente (indirizzati all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggi) per la pista di mountain bike del Monte Moro. Il Tar ha deciso di chiedere a tutte le parti in causa di procedere ad una valutazione congiunta. Un tavolo comune, insomma, che dovrà svolgersi entro il prossimo 20 marzo, data in cui è stata fissata una nuova camera di consiglio. «La pista va finita – dice l’avvocato Cataldo Giuseppe Salerno, che assiste il Comune di Macugnaga – ora è importante arrivare ad un accordo ragionevole prima del 20 marzo. Chi fa saltare i tavolo si assume una grossa responsabilità in quanti i danni per i soccombenti sarebbero spaventosi in caso di danno erariale se saltassero i finanziamenti europei. Tutti i soggetti pubblici sono dunque invitati a collaborare lealmente e in buona fede come previsto anche dalla Costituzione italiana». Al completamento dell’opera mancano circa 350 metri.