Aggiornato al 15 Dicembre 2024

La grande estate partigiana. Il documentario sull’Ossola e le altre zone libere

La Grande estate partigiana prende forma con il nuovo documentario della rodata coppia Giannini-Bartolucci, Domometraggi, Lutea produzioni. Spiega la sceneggiatrice: «Quando abbiamo presentato la Scintilla, il documentario sulla insurrezione che diede vita alla lotta partigiana a Villadossola, alla Casa della Resistenza, c’era anche uno dei maggiori storici della Resistenza in Italia, Santo Peli. Il documentario gli è piaciuto e con il direttore scientifico della Casa della Resistenza, Andrea Pozzetta (foto), abbiamo iniziato a lavorare, col progetto di presentarlo in occasione dell’Ottantesimo della Resistenza in Ossola, alle “Zone libere”. L’Ossola naturalmente, ma anche la Carnia e Montefiorino perché il documentario punta ad avere una diffusione nazionale con la partecipazione ai bandi, Torino Film Commission ad esempio, per sostenere i costi di produzione. «Gran parte del lavoro l’abbiamo fatto – continua Arianna Giannini – intervistando i massimi esperti del settore: Chiara Colombini, responsabile della ricerca presso l’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea e componente del comitato scientifico dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri; Mirco Carrattieri, responsabile scientifico di Liberation Route Italia, Santo Peli, componente del comitato scientifico dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri, che ha insegnato Storia contemporanea alla facoltà di Scienze politiche dell’Università di Padova; Andrea Pozzetta, dottore di ricerca in storia, insegnante, responsabile scientifico del Centro di documentazione della Casa della Resistenza di Verbania Fondotoce, componente del comitato scientifico dell’Istituto storico della Resistenza di Novara e del comitato direttivo dell’Istituto pavese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea; Antonella Braga. Abbiamo trovato in diversi archivi, in particolare all’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, Istituto Luce, Cineteca di Bologna, alcuni video della Resistenza che hanno costi variabili tra i 200 e i 1.000 euro a minuto. Abbiamo quindi deciso di aderire ad una piattaforma di crowdfounding (www.produzionidalbasso.com)». Naturalmente l’invito è a sostenere il progetto e l’intento – ancora Giannini – è di riportare al centro la storia delle zone liberate che vedono l’Ossola grande protagonista con la “Giunta provvisoria di Governo”. L’obiettivo – spiega Giannini – è offrire uno strumento di conoscenza, fruibile anche in ambito didattico, che raccolga diverse voci autorevoli e che sia in grado di trasmettere la complessità e la profondità degli eventi, superando talune visioni superficiali della Resistenza che a lungo sono prevalse nel discorso pubblico».

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