L’attività chirurgica nei presidi ospedalieri rischia di fermarsi quasi definitivamente. Con un’email Vincenzo Trotta, responsabile F.F. Servizio Anestesia Rianimazione dell’Asl Vco, ha informato che “a seguito di decisione unilaterale del capo dipartimento chirurgico, d’intesa con la direzione generale, a partire dal 1º dicembre la guardia anestesiologica notturna sui due presidi ospedalieri (San Biagio e Castelli) verrà soppressa e sostituita con la reperibilità (in palese violazione con quanto previsto dall’art.30 del C.C.N.L.)”. Da tale data, pertanto, non potrà più essere effettuata la partoanalgesiaall’ospedale di Verbania. Inoltre, stante l’occupaziopne sovramassimale dei posti letto nelle due Rianimazioni, come peraltro avviene nel periodo invernale, il medico rianimatore in turno potrebbe, in particolari situazioni, non essere immediatamente disponibile per procedure di varia tipologia.
“Tale riorganizzazione – si legge nell’email – inoltre impedisce il ricorso ai medici consulenti dell’Aso Novara e Azienda Zero essendo conttrattualizzati solo per turni di guardia e s.o. e non di reperibilità (attualmente forniscono circa 20/25 turni di guardia notturna liberando risorse interne utilizzate per le sale operatorie), provocando, di fatto, un’ulteriore grave riduzione del numero di sale operatorie disponibili mensilmente”. Alla luce di alcune dimissioni già annunciate, la riduzione di sale operatorie permarrà fintanto che non verranno concretizzati i progetti che il capo dipartimento chirurgico ha annunciato essere in itinere”. Insomma, il rischio è che l’intera attività chirurgica del Vco venga bloccata definitivamente.