Sono stati i carabinieri di Premosello Chiovenda a intervenire la notte dell’ultimo dell’anno, il 31 dicembre, alla stazione ferroviaria di Pieve Vergonte. Lì, a bordo del treno regionale Novara-Domodossola, il capotreno aveva dovuto sospendere temporaneamente la corsa del convoglio in attesa dell’arrivo di una pattuglia dei carabinieri, chiamata a causa del litigio piuttosto animato di una coppia di giovani. Il motivo dell’interruzione del viaggio, sembra essere stato il fatto che il ragazzo voleva che anche la fidanzata scendesse alla stazione di Pieve Vergonte per seguirlo a casa propria, mentre la giovane voleva proseguire per fare ritorno a casa. Così, per ragioni di sicurezza il capotreno ha deciso di bloccare il viaggio del treno. I militari che si sono recati in stazione hanno identificato il giovane di 20 anni, già conosciuto dagli operatori, e la ragazza con cui si trovava. «Nonostante i ripetuti richiami dei carabinieri al ragazzo – hanno fatto sapere in una nota dall’Arma – affinché abbassasse i toni e si allontanasse dal treno per permettere la ripartenza, il 20enne ha proseguito inveendo contro la fidanzata, fino a spintonare i militari che stavano cercando di allontanarlo. Invano è stato anche il tentativo compiuto dai genitori del ragazzo, giunti nel frattempo sul posto, di calmarlo e farlo ragionare». A quel punto la coppia è stata accompagnata nella caserma di Premosello Chiovenda per procedere ad ulteriori accertamenti, così da permettere al treno di ripartire dopo avere accumulato una trentina di minuti di ritardo. «Esclusa la violenza fisica – hanno concluso dall’Arma – e altri reati contro la ragazza, per il 20enne è scattata la denuncia all’autorità giudiziaria per resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio. La ragazza, una 17enne, nel frattempo è stata affidata ai genitori».