Arriva dalla Camera Penale di Verbania, presieduta dall’avvocato Gabriele Pipicelli, la solidarietà all’avvocata Elisa Indriolo «raggiunta in questi giorni da pensanti commenti denigratori alla propria persona ed alla sua funzione di difensore dell’uomo, ora ristretto in carcere, a seguito dell’arresto (avvenuto sabato 28 dicembre, ndr) cui è stato sottoposto per l’aggressione ad una donna di Verbania». Fanno sapere ancora dalla Camera Penale: «Vogliamo ricordare a tutti che l’avvocato svolge una funzione garantita dall’articolo 24 della Costituzione, disapprovare il fatto di difendere pur chi è accusato d’aver commesso un fatto odioso è un atteggiamento pericoloso in quanto mette in discussione il diritto di difesa». Ancora: «Il difensore nell’esercizio della sua funzione non difende il reato, non può essere confuso od assimilato all’autore del reato, ma mette in condizione la persona di esercitare il proprio diritto di difesa, pilastro della civiltà del diritto in nome del quale vi è stato pur chi ha sacrificato la propria vita, come accadde all’avvocato Fulvio Croce negli anni Settanta, quando venne ucciso proprio perché non si sottrasse all’esercizio del ministero di difensore».