Aggiornato al 7 Febbraio 2025

Ossolano truffato da falso ispettore della Polizia, la denuncia

Negli uffici della Polizia di Frontiera nei giorni scorsi si è presentato un uomo residente a Domodossola, vittima di una truffa. Ai poliziotti ha raccontato di avere ricevuto un sms dalla banca di cui è cliente, che lo informava di un accesso abusivo al suo home banking. «Non avendo effettuato lui l’accesso – hanno fatto sapere dalla Polizia – l’uomo seguiva le procedure indicate nel messaggio di testo cliccando il link presente. Veniva dunque chiamato telefonicamente da un sedicente operatore della banca, con il quale intratteneva una conversazione in cui gli veniva detto che era stato effettuato un bonifico dal suo conto corrente. Dopo i primi tentativi del malfattore non andati a buon fine, l’azione criminosa proseguiva facendo credere al malcapitato che la polizia era a conoscenza di tutto avvertendolo che sarebbe stato contattato di lì a breve». Così, pochi minuti più tardi il domese ha ricevuto una chiamata dal numero telefonico della Polizia di Frontiera di Domodossola. Convinto di parlare con gli agenti, ha seguito le indicazioni che gli sono state fornite dal presunto ispettore, facendo un primo bonifico di un importo consistente. «Comunicato l’esito positivo dell’operazione al presunto poliziotto – hanno fatto sapere ancora le forze dell’ordine – veniva avanzata una seconda richiesta di bonifico per “mettere al sicuro” la restante somma di denaro presente sul conto del malcapitato. Insospettito della nuova richiesta, l’uomo si recava fisicamente al Settore Polizia di Frontiera di Domodossola, chiedendo di poter parlare con l’ispettore De Nicco, realizzando che si trattava di un nome di fantasia. Formalizzava pertanto querela per l’accaduto, in quanto vittima di una truffa effettuata anche attraverso l’ormai diffuso “spoofing telefonico”». A seguito del coinvolgimento della Polizia di Frontiera di Domodossola attraverso l’utilizzo dello “spoofing telefonico”, ovvero un tipo di attacco informatico che si basa sulla falsificazione dell’identità, la Polizia raccomanda «a tutti i cittadini di verificare la veridicità delle informazioni che nel caso vengono fornite, contattando direttamente gli uffici di polizia e si ricorda, inoltre, che le forze dell’ordine non avanzano nessuna richiesta di denaro o movimentazione dello stesso».

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