Doveva essere un pranzo nel ristorante che con un progetto sociale reimpiega gli ex detenuti, un modo per festeggiare San Sebastiano, patrono della Polizia locale. L’evento era organizzato dal comando di Verbania con ospiti anche gli agenti di Novara e gli amministratori locali, ma forse qualcuno ha pensato bene di rovinare la festa, mettendo del lassativo in uno dei piatti del menu (il principale indiziato è il secondo di carne con contorno) creando problemi intestinali agli avventori. L’episodio è avvenuto lunedì alla Gattabuia di Pallanza, dove il comando di Polizia locale verbanese aveva prenotato da diverso tempo. “Ho scelto di andare alla Gattabuia – spiega il comandante della Municipale, Andrea Cabassa – perché credo nel recupero sociale e con loro c’è sempre stato un discorso di fiducia. Ora mi viene da pensare che non era ben riposta”. Il pranzo, spiegano ancora dalla Polizia, era andato molto bene e tutti gli avventori avevano gradito. Ma già nel pomeriggio alcune presenti hanno iniziato ad avere problemi intestinali; in tutto si parla di 28 persone che hanno registrato un’intossicazione. Tra loro non c’erano solo agenti, ma anche accompagnatori e persone con patologie. Qualcuno degli agenti è stato male anche durante il servizio, ha dovuto mettersi in malattia e interrompere le proprie mansioni. A quel punto è partita la segnalazione ai Carabinieri di Verbania, che hanno chiesto una verifica dei Nas di Torino. La visita dei Nas non ha però fatto emergere problemi per quanto riguarda la conservazione degli alimenti: “Solo qualche irregolarità amministrativa, ma niente di rilevante: violazioni dei protocolli Hccp che sono state sanzionate” spiegano dal Comando provinciale dell’Arma. I carabinieri, però, durante i controlli avrebbero rinvenuto due confezioni di lassativo parzialmente usate, che con molta probabilità sarebbero servite per “colpire” gli agenti che erano a tavola. E leggendo i “bugiardini” i carabinieri hanno scoperto che questi regolatori intestinali se si supera la quantità consigliata hanno un potente effetto lassativo. Tutto, dunque, lascia pensare ad una possibile premeditazione. Una vendetta di qualcuno che è stato multato o a cui è stata ritirata la patente? Una goliardata? Tutto è possibile, fatto sta che alcuni fatti sono innegabili: solo i clienti del tavolo della Polizia locale hanno riscontrato problemi intestinali e nemmeno tutti: solo la maggior parte di quelli che hanno mangiato il secondo, che a questo punto è l’indiziato principale tra i piatti “alterati”.
Quello che è certo è che la possibile goliardata sta diventando una cosa seria: sono già partite le prime denunce e si profila tra le ipotesi di reato anche l’interruzione di pubblico servizio. I Carabinieri stanno indagando per capire cosa può essere accaduto e nei prossimi giorni saranno ascoltati anche i dipendenti del ristorante. Erika Nardi, responsabile della Gattabuia, dice: “Siete i primi giornalisti che ci contattano per sentire la nostra versione dei fatti. Ovviamente esprimiamo il nostro più profondo dispiacere per il disagio vissuto dagli agenti e dai loro ospiti. Riteniamo fondamentale sottolineare che la nostra struttura è sempre stata e continua ad essere fortemente impegnata nel garantire un servizio di alta qualità, grazie alla professionalità e alla dedizione del nostro staff. A seguito dell’accaduto, abbiamo collaborato pienamente con le autorità competenti, in particolare con i Nas, al fine di chiarire ogni aspetto della vicenda. Le indagini sin qui svolte non hanno evidenziato alcuna correlazione tra l’episodio e le procedure operative del nostro ristorante. Abbiamo immediatamente richiesto al nostro fornitore la verifica della qualità di tutte le materie prime utilizzate, con particolare attenzione a quelle impiegate durante il pranzo in questione. Il fornitore, dimostrando la professionalità di sempre, ha avviato con solerzia una procedura di verifica interna ancora in itinere. Se delle responsabilità ci sono state, ci impegniamo ad assumercele. Inoltre, per quel che riguarda il lassativo, ci teniamo a precisare che all’interno del locale di servizio, insieme a vitamine e tappi per le orecchie, è stato trovato un flaconcino di compresse usato per due terzi di “10 erbe per la regolarizzazione del transito intestinale”, ed un secondo flacone di “Grani di lunga vita”, sempre per regolarizzare il transito intestinale, e non, come riportato da molti media, due flaconi di lassativo forte all’esterno di una finestra”. Si tratta di compresse dal colore verdastro che, se disciolte in una pietanza, fanno notare dal ristorante, avrebbero lasciato tracce evidenti nel piatto. Ora saranno i Carabinieri a far luce sull’episodio.