Aggiornato al 18 Marzo 2025

Falso carabiniere col complice aveva truffato un anziano. A distanza di mesi identificati e denunciati

Era l’agosto dello scorso anno quando con la scusa del falso carabiniere un anziano venne truffato. A seguito delle indagini, i carabinieri dell’Aliquota Operativa di Domodossola hanno denunciato a piede libero i due autori della truffa avvenuta a Domodossola. Si tratta di un 39enne e di un 34enne, entrambi residenti nel Napoletano. «La tecnica è sempre la stessa – fanno sapere dall’Arma -. La vittima aveva ricevuto una chiamata sul telefono fisso e il suo interlocutore, presentandosi come maresciallo dei carabinieri, gli aveva fatto credere che il figlio aveva investito una donna, che si trovava in ospedale in gravissime condizioni». Così, con la scusa di evitare il carcere al figlio, il falso carabiniere ha chiesto alla sua vittima di raccogliere denaro e preziosi in oro. Spaventato per la sorte del figlio, l’anziano ha detto che avrebbe consegnato 2.500 euro in contati e qualche oggetto prezioso. Una volta avuta la certezza di poter ricevere denaro e oro, il falso maresciallo ha domandato il numero della vittima «poiché da lì a poco – hanno aggiunto dall’Arma – lo avrebbe chiamato l’avvocato nominato dal figlio. In men che non si dica la vittima si è trovata contemporaneamente in linea sia con il falso maresciallo che con il sedicente avvocato. Proprio quest’ultimo riferiva all’anziano che a breve sarebbe passato un curatore del Tribunale a ritirare soldi e gioielli». Così pochi minuti dopo alla porta dell’uomo si è presentato un uomo dall’aspetto poco curato, qualificandosi come l’incaricato che avrebbe dovuto ritirare soldi e gioielli. La vittima a quel punto ha chiesto di poter avere una ricevuta di quanto consegnato, ma il truffatore nella fretta di andarsene ha risposto che non era necessaria. Questo fatto, insieme all’accento compano e all’aspetto dell’individuo, ha fatto sorgere dei dubbi all’anziano truffato, che poco dopo ha fatto la segnalazione ai carabinieri. Subito avviate le ricerche, i militari non sono riusciti e mettersi sulle tracce del truffatore. Hanno fatto seguito le indagini e gli accertamenti dell’Arma, che poi hanno portato ad alcuni riscontri. «I carabinieri di Domodossola – si legge ancora nella nota – sono riusciti a sapere che un uomo, corrispondente alla descrizione fornita dall’anziano, era stato arrestato durante un controllo a Milano qualche ora dopo la truffa. Su di lui pendeva un ordine di carcerazione per una rapina. I militari hanno inoltre appurato che quell’uomo aveva alloggiato in un albergo di Milano e che divideva la camera con un’altra persona». Tutte informazioni che hanno permesso ai carabinieri di individuare anche il complice del truffatore e a risalire alla targa dell’auto usata dai due. «Il sistema di lettore targhe del comune di Domodossola – hanno detto ancora dall’Arma – ha documentato come l’auto in questione si trovasse nel capoluogo ossolano negli attimi antecedenti e successivi alla messa in atto della truffa. In particolare i militari hanno rintracciato le immagini riprese da una telecamera di sorveglianza urbana, posizionata a poca distanza dall’abitazione dell’anziano, che aveva ripreso il volto dei malfattori. I due individui ripresi a Domodossola corrispondevano alla persona arrestata a Milano e all’amico che era in camera con lui».

RIPRODUZIONE RISERVATA ANCHE AI FINI DELLA AI

CONDIVIDI

ARTICOLI RECENTI

Polizia-stradale-controlli-20_03_25-copia