Dalla Polizia locale di Domodossola fanno sapere che attraverso gli strumenti tecnologici in dotazione, come i sistemi di lettura targhe all’ingresso della città (uno è quello che si trova tra Domo e Villa che non è un tutor, quindi non rileva la velocità) è possibile verificare se i veicoli in circolazione siano o meno in regola con le diverse normative. Due esempi: nei giorni scorsi una persona ha segnalato una Lotus in sosta e, tramite i controlli delle banche dati, è emerso che l’auto non aveva assicurazione e aveva una targa non propria perché importata dall’estero e in attesa dell’immatricolazione in Italia. Sanzione per la mancanza di assicurazione: da € 866 a € 3.464,50 e sequestro propedeutico alla confisca. Per targa non propria: fermo del veicolo per tre mesi e importo della sanzione stabilito dal prefetto tra € 2.046,00 a € 8186,00. Veramente un salasso. Con il sistema di lettura targa, invece, è stata scoperta una Tesla che circolava anche sotto sequestro. In questo caso il legislatore ha previsto sanzioni da € 1.984 a € 3.968,50, oltre all’alienazione del veicolo e la revoca della patente di guida. «La sempre più ampia diffusione di strumenti tecnologici consente alla Polizia locale – si legge – di monitorare con capillarità il nostro territorio consentendo l’intercettazione di veicoli inseriti in black list, per i più disparati motivi, anche in ambito di indagini giudiziarie. Purtroppo l’accesso a queste banche dati ministeriali – sottolineano – è tuttora oneroso per le Polizie locali, e non contempla ancora la possibilità di avvalersi in tempo reale di tutte le informazioni in quelle banche dati contenute».