Aggiornato al 30 Aprile 2025

In tanti al corteo del 25 Aprile organizzato dall’Anpi a Domodossola

Numerose le persone che hanno preso parte al corteo organizzato dall’Anpi a Domodossola in occasione delle celebrazioni del 25 Aprile. Il corteo era stato stralciato dal programma, come la presenza del Corpo Musicale Domese, in seguito alla richiesta del ministro Musumeci a cui il sindaco della giunta di centrodestra di Domodossola, Lucio Pizzi, si era allineato. L’Anpi domese e provinciale ha quindi organizzato comunque il corteo a cui ha partecipato qualche centinaio di persone. In piazza Matteotti, all’incontro istituzionale, fuori dalla stazione, solo pochi turisti svizzeri, gli amministratori locali, forze dell’ordine, insomma rappresentanti delle istituzioni. Tutta la popolazione civile in sostanza ha aderito alla manifestazione “alternativa” poi confluita in piazza Matteotti dove c’è stato l’intervento del sindaco Lucio Pizzi, e l’orazione di Margherita Zucchi del Museo storico di Ornavasso. Il corteo ha intonato in alcuni tratti del percorso “Bella Ciao”, mentre la tromba solista chiamata a suonare per le celebrazioni ufficiali, ha suonato Il Piave e l’Inno nazionale prima della posa della corona d’alloro al monumento ai Caduti. Alla manifestazione, ormai orfana dei suoi partigiani, ha partecipato anche la giornalista, figlia del partigiano Franco, Giuliana Sgrena. Anche a Villadossola il Comune di centrodestra a guida Bruno Toscani (anche se come a Domodossola la lista sì dice civica) ha scelto di ubbidire ai diktat governativi. Le celebrazioni dell’80º della Liberazione, a ben vedere già sottotono nel programma prima della morte del Pontefice, così amputate dopo l’appello di Musumeci (ex Msi) hanno attirato l’attenzione dei media nazionali, soprattutto per il ruolo della Repubblica dell’Ossola in Italia, tanto che alcuni giornalisti degli organi di stampa nazionali hanno raggiunto la piazza quest’oggi. Qui l’intervento ricco di citazioni del primo cittadino domese che ha preannunciato che la frase di Calamandrei sarà scritta su una targa affissa all’ingresso della sala storica della Resistenza a palazzo di città. (Articolo completo su Eco Risveglio di giovedì)

RIPRODUZIONE RISERVATA ANCHE AI FINI DELLA AI

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