Aggiornato al 9 Luglio 2025

Due avvisi orali e quattro fogli di via del questore verso persone pericolose

Ricordate la truffa agli anziani sventata il mese scorso dai carabinieri di Domodossola, che pedinando i sospetti erano riusciti a fermarli prima che fuggissero in superstrada? Ecco, il questore del Vco, Giancarlo Conte, ha disposto per i due uomini, domiciliati a Napoli, il “Foglio di via”. Quest’ultimo è un provvedimento amministrativo che impone a una persona di allontanarsi da un determinato comune e di non farvi ritorno per un periodo specifico, solitamente non superiore a tre anni. Stessa misura e per tre anni appunto, quella disposta nei confronti di un uomo e una donna, domiciliati in provincia di Milano, tratti in arresto per furto in concorso e indebito utilizzo di carte di credito al centro commerciale di Gravellona Toce, circa tre settimane fa. Qui i Carabinieri avevano fermato quattro persone di nazionalità bulgara, due uomini e due donne, accusati di aver rubato il portafogli ad un’anziana. Con le carte bancomat trovate nel portafogli i ladri avevano prelevato 1.500 euro trovati poi nascosti nella biancheria intima delle donne -riconosciute grazie ai fotogrammi del bancomat – e fermate mentre erano in fuga. Negli ultimi 15 giorni la Questura ha emesso anche un provvedimento di Sorveglianza speciale per una donna, già raggiunta in passato da avviso orale e misura cautelare restrittiva per il reato di maltrattamenti in famiglia. Ritenuta pericolosa anche per precedenti legati all’uso di stupefacenti e alla commissione di reati contro il patrimonio, la donna, tra le altre prescrizioni, dovrà osservare il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte offesa, mantenendovi sempre una distanza di almeno 500 metri. La durata della misura è di due anni, nel corso dei quali dovrà quotidianamente presentarsi, a cadenza oraria definita, presso gli Uffici della questura. Infine altri due provvedimenti che mirano a contenere la pericolosità sociale, sono stati emessi nei confronti di alcuni ragazzi che hanno avuto a che fare con episodi di “malamovida”. In un caso si tratta di un giovane già colpito da provvedimento del così detto “Daspo urbano” nel 2022, all’epoca ancora minorenne, a seguito di un fatto di cronaca avvenuto all’interno di locali pubblici. Analogamente, anche il secondo provvedimento riguarda un giovane con diversi reati di natura violenta alle spalle. (Articolo su Eco Risveglio di giovedì)

RIPRODUZIONE RISERVATA ANCHE AI FINI DELLA AI

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