Carenza medici, i vertici dell’Asl hanno incontrato i sindaci di alcuni Comuni ossolani

Come preannunciato dal nostro giornale, giovedì 24 luglio, il manager Asl Francesco Cattel e alcuni referenti, hanno incontrato i sindaci di Antrona Schieranco, Borgomezzavalle, Montescheno, Villadossola e Pallanzeno per un confronto sulla mancanza di medici di famiglia, dato che (come già capitato in altre circostanze) al pensionamento di un gran numero di questi ultimi, non è stata prevista una sostituzione. Nella nota dell’Asl Vco si legge che «i sindaci hanno manifestato la loro preoccupazione per i prossimi pensionamenti in particolare per il territorio della valle Antrona che avendo una popolazione sopratutto anziana si troverà in difficoltà se non sarà garantita la presenza in valle di un ambulatorio medico. I referenti del Distretto hanno specificato che dal 1º agosto 2025 andranno in pensione due medici di famiglia afferenti all’Ambito territoriale Ossola e altri due sempre dello stesso Ambito territoriale, il 1º settembre ci sarà inoltre un altro pensionamento, sempre nello stesso Ambito territoriale, dal 1º dicembre 2025. Allo stato attuale i medici di famiglia dell’Ambito Ossola hanno ancora una disponibilità di posti per 3.750 pazienti. Da settembre con i quattro pensionamenti ci si troverà con i posti disponibili esauriti. Pertanto l’Azienda Sanitaria, notificherà alla Regione Piemonte l’Ambito territoriale Ossola come zona carente e la Regione ne terrà conto quando pubblicherà il nuovo bando per medici di assistenza primaria che purtroppo per la grave carenza di medici, anche nel settore dei medici di famiglia, potrebbe non garantire la copertura dei posti vacanti». E’ legittimo chiedersi perché non sia possibile attivarsi prima che la situazione sia già in stato di emergenza, invece che dopo, dato che il pensionamento è noto e il tutto potrebbe essere programmato con largo anticipo, ma tant’è. Si legge ancora: «L’Azienda Sanitaria attiverà ambulatori, come già avvenuto nell’Ambito Verbano, per i cittadini senza medico curante, inoltre verranno coinvolti i medici di famiglia che potranno in modo volontario garantire visite ambulatoriali e domiciliari sempre a pazienti senza medico. I sindaci hanno ribadito la loro disponibilità a mettere a disposizione locali per ambulatori e a valutare la possibilità di garantire personale di supporto amministrativo ai medici che decidano di aprire ambulatori in valle. Cattel e i sindaci con il supporto del personale del Distretto monitoreranno la situazione con incontri periodici. Rimangono confermate le indennità previste dall’Asl Vco ai medici che aprono ambulatori in piccoli comuni disagiati e disagiatissimi sopra i 500 metri».

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