La mattina di mercoledì 29 ottobre gli agenti della Polizia di frontiera di Domodossola hanno messo in campo un servizio di pattugliamento congiunto con i colleghi svizzeri dell’entroterra di Locarno. In quella circostanza è stato identificato un 58enne cittadino svizzero residente nel Locarnese. «Dall’esame incrociato delle banche dati italo-svizzere – fanno sapere dalla Polizia di frontiera – è emerso che l’uomo era stato colpito da un ordine di esecuzione per la carcerazione e da un mandato di arresto europeo emessi dalla Procura della Repubblica di Verbania, in relazione ad una condanna definitiva, disposta nel 2019, per scontare una pena di 3 anni di reclusione per violenza sessuale su una minore di 14 anni». Il 58enne era stato accusato «di episodi gravissimi accertati dal 2007 al 2009 ai danni della figlia della sua ex compagna, durante la relazione vissuta in quel periodo con la donna residente nella provincia del Vco. Da tempo aveva però fatto perdere le proprie tracce, rifugiandosi in Svizzera». Sono stati gli agenti dell’Ufficio delle dogane e della sicurezza dei confini svizzeri (Udsc), in pattuglia con la Polizia di Stato di Domodossola, a fermare l’uomo e a sottoporlo alle valutazioni dell’Ufficio federale di giustizia, unico in grado di esprimersi circa la richiesta di estradizione.



 
								 
								 
			 
			 
								 
								 
								 
								 
								 
								 
								