Aggiornato al 23 Maggio 2025

Code infinite sulla statale. A che punto sono i lavori?

Ma quando finiranno le code tra Suna e Fondotoce? Questa è la domanda più frequente dei nostri lettori, soprattutto quelli che devono raggiungere ogni giorno Fondotoce, i pendolari e gli studenti che devono andare in stazione, quelli che devono prendere l’autostrada, oppure che lavorano a Gravellona, nel Cusio o in Ossola. Da quanto è iniziato il cantiere sul ponte sul fiume Toce lungo la statale 33 del Sempione, nel raccordo tra Fondotoce e Feriolo di Baveno, per percorrere la SS34 da Suna a Fondotoce, tratto di strada che richiede in media 10 minuti, se ne impiegano anche 50: nelle ore di punta dalla Beata Giovannina alla stazione bisogna mettere in conto minimo 30 minuti. L’alternativa di Bieno, che era stata utile durante i lavori per la posa di reti paramassi ai Tre Ponti, oggi non serve: le code in questi giorni partono spesso dal semaforo di Bieno per arrivare fino alla rotonda di Fondotoce. Le domande che molti si fanno sono sempre le stesse: quando finirà l’agonia? Seconda domanda: non potevano fare il cantiere di notte? E soprattutto: che lavori si stanno facendo? Semplice asfaltatura o c’è qualcosa di più? A quest’ultima domanda rispondono dall’Anas: «Si tratta di un intervento che consiste nel ripristino della pavimentazione con rifacimento dello strato di impermeabilizzazione e la sostituzione dei giunti di dilatazione. Tale intervento costituisce l’ultima fase dei lavori di risanamento della pavimentazione sulla statale 33 Racc avviati nell’ultimo trimestre 2024. I lavori sono partiti lunedì 5 maggio e al momento il completamento è previsto entro il 6 giugno». Sui cartelli posizionati dal Comune, però, è indicata la data del 15 giugno (foto). «A noi risulta il 15 giugno» dicono dal Comune. Forse è una data “prudenziale” tenendo conto dei giorni di pioggia e dei ritardi? Può essere, fatto sta che questa discrepanza di date è piuttosto strana. Altra domanda dei nostri lettori: ma perché non si è optato per un senso unico alternato che avrebbe “distribuito” equamente le code tra chi arriva da Suna e chi arriva da Baveno? Anche a questa domanda rispondono dall’Anas comunicando una novità importante: «Nel breve termine è prevista l’inversione del flusso di traffico (rispetto all’attuale configurazione). Non vi è ancora una data programmata: la modifica della viabilità potrà avvenire una volta completate alcune lavorazioni attualmente in corso». Di questa imminente inversione di marcia (che farà piacere ai verbanesi, un po’ meno ai bavenesi e agli stresiani) dal Comune di Verbania: «Non sapevamo nulla», come ci ha confermato la portavoce del sindaco. Infine c’è la domanda delle domande: ma questi benedetti lavori non era proprio possibile farli di notte? Qui la risposta dell’Anas e dell’amministrazione comunale coincidono. Dicono dall’Anas: «L’esecuzione dei lavori in orario notturno con riapertura completa al traffico in orario diurno non è stata un’opzione tecnicamente percorribile. I lavori in corso sul ponte comportano, infatti, l’apertura di uno scavo di alcune decine di centimetri di profondità (fino a circa 30). Un dislivello di tale entità rende inevitabile e necessaria una limitazione parziale lungo la carreggiata per motivi di sicurezza». Confermano dal Comune: «Anche facendo i lavori di notte la mattina la corsia non sarebbe agibile: c’è un dislivello di 20 centimetri e sarebbe insensato fare i lavori di notte tenendo ugualmente chiusa la strada. Stiamo sentendo Anas quotidianamente e la speranza è che il cantiere venga chiuso prima». Infine due informazioni: il cantiere di Feriolo avrebbe dovuto svolgersi tra il 17 marzo l’11 aprile ma l’amministrazione aveva ottenuto il rinvio a giugno: oltre non si poteva rinviare. Albertella ha però ottenuto il rinvio a settembre (per evitare la concomitanza dei due cantieri) del lavoro ai Tre ponti per la posa di reti paramassi.

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