Il ritrovamento di una gavetta riporta alla memoria la realtà storica della deportazione e della prigionia dei soldati italiani durante la Seconda guerra mondiale. E’ successo alcuni giorni fa, quando un gruppo di ricerca storica con sede in Toscana ha postato sulla pagina facebook “Sei di Verbania se…” la foto della gavetta appartenuta a Renzo Poletti, di Vignone, deceduto in un lager tedesco. Il reperto era tornato alla luce grazie a un gruppo di ricercatori olandesi. Poletti, nato a Vignone il 31 dicembre del 1921, era caporale del Btg. Intra, IV Reggimento Alpini. Fatto prigioniero in Jugoslavia il 10 settembre del ‘43, fu trasferito in Germania: era dunque uno dei circa 600.000 soldati italiani per i quali Hitler aveva trovato la definizione di IMI (Internati Militari Italiani) per non considerarli prigionieri di guerra – come in realtà erano – ai quali riconoscere dei diritti. Renzo morì per malattia durante l’internamento il 27 febbraio del ‘44 nel campo per prigionieri di guerra Stalag VI C nei pressi di Essen in Westfalia. La sua famiglia risiedeva nella frazione di Bureglio, dove è rimasto a lungo il suo ricordo, grazie alla sorella Annita e dove al giovane vignonese privato di un futuro, perché morto a 22 anni, è stata intitolata la via dove risiedeva, quella che da via Alberti entra nell’abitato, verso via Don Paita. La famiglia non ebbe discendenza, anche perché Annita rimase nubile. A Bureglio ci sono ancora lontani parenti di Renzo, titolari, a Intra, di un negozio di vini e liquori. «Annita – ricordano le sorelle Poletti – si adoperò per ottenere il rimpatrio della salma del fratello. Abbiamo chiesto al Comune di custodire la sua gavetta come patrimonio di tutti». E il sindaco di Vignone Giacomo Archetti ha dichiarato: «Saremo onorati di tenere questo cimelio, testimone della sofferenza di un nostro compaesano, nella sala consiliare del municipio. Da alcune indagini risulta che i resti di Poletti sono stati traslati da Essen al Cimitero Militare Italiano d’Onore di Amburgo, dove si trovano nel riquadro 1, fila 1, tomba 55. Inoltreremo all’ufficio Onor Caduti del Ministero della Difesa la domanda per ottenere la medaglia d’onore alla sua memoria».