Aggiornato al 24 Aprile 2024

Con il gruppo di Cuamm-Ornavasso in aiuto dei bambini della Tanzania

«La Tanzania è un paese dell’Africa centro-orientale nel quale ha prestato servizio come volontaria laica Maria Teresa Saglio (Ornavasso 1926-Tosamaganga 2018). La Tanzania occupa il 159° posto per indice di sviluppo umano (su 189 paesi nel mondo). In Tanzania c’è un medico ogni 33mila persone (come ci fossero cinque medici in tutto il Vco); il tasso di mortalità materna e infantile è molto alto; circa il 60% della popolazione vive in stato di povertà; il 22% di abitanti è analfabeta; mancano scuole e personale scolastico; l’età media della popolazione è di 18 anni. In Africa centrale e occidentale un bambino su cinque in età scolare non è mai entrato in un’aula scolastica» Così scrive il gruppo di appoggio Cuamm-Ornavasso, “Mama Teresa con l’Africa”. Maria Teresa Saglio, la “Teresa di Tosa”, ha passato 48 anni della sua vita con l’Africa come infermiera pediatrica. Negli ultimi vent’anni della sua vita si è occupata di garantire l’istruzione primaria ai bambini poveri. La scuola come diritto alla vita. In questi giorni nel distretto di Iringa è iniziata la distribuzione del materiale scolastico fornito dal gruppo di appoggio Cuamm “MamaTeresa con l’Africa” di Ornavasso che, dopo la sua scomparsa, lavora per continuare il suo impegno umanitario. Di cosa ha bisogno ogni bambino? Matite (2), penne (2), quaderni (6), gomma (1), temperino (1), righello (1), sapone (1) [per una spesa individuale di circa € 5]; un’uniforme composta da pantaloni/gonna e camicia per una spesa individuale di circa 5 euro. L’iniziativa “I bambini di MamaTeresa” assiste 403 bambini (191 maschi e 212 femmine di 29 scuole primarie del distretto di Iringa). Ogni anno il gruppo raccoglie circa 6mila euro da destinare all’iniziativa. Per partecipare con una donazione scrivere a: gruppo.mamateresa@cuamm.orgLa Tanzania è uno dei paesi con il tasso di scolarizzazione secondaria più basso al mondo: alle scuole superiori è iscritto il 7% dei ragazzi, per questo viene anche permessa la frequenza agli studi di 14 ragazzi iscritti a scuole secondarie, a istituti professionali e all’università.

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