Nell’ambito dell’attività di monitoraggio e controllo del fenomeno dello sfruttamento della prostituzione (nella foto uno dei finti centri massaggi scoperti nei mesi scorsi tra Domo e Verbania) di matrice cinese con l’impiego di connazionali, soprattutto clandestine, provenienti dalla Cina meridionale, la Squadra Mobile della Questura del Vco ha individuato e assicurato alla giustizia una cittadina cinese resasi responsabile dell’avvio e della gestione di almeno cinque case di prostituzione dislocate sul territorio di Domodossola.
Fuxian Yin, 45 anni, è stata tratta in arresto su provvedimento applicativo di misura cautelare emesso dal Gip del Tribunale di Verbania, aveva da poco trasferito la propria base operativa a Verbania, dove coadiuvava il figlio gestore di un esercizio pubblico riuscendo, comunque, a mantenere il controllo dei propri affari legati al mercato della prostituzione sulla piazza ossolana.
“Nell’ambito delle investigazioni che hanno portato all’emissione della misura, nonché all’atto dell’arresto, la Polizia – si legge in una nota della questura – ha eseguito perquisizioni presso le abitazioni nella disponibilità della donna e delle sue “dipendenti” nell’ambito delle quali sono state rinvenute le prove della commissione del reato”.
In particolare – spiegano dalla Mobile -, gli appartamenti interessati sono risultati almeno cinque, tutti riconducibili all’arrestata locati da ignari proprietari alla donna che popolava tali siti di connazionali clandestine dedite al meretricio.
Sono stati sottoposti a sequestro diversi giocattoli erotici impiegati nelle performance a pagamento, confezioni all’ingrosso di preservativi e 9000,00 euro in denaro.
La cittadina cinese già nel 2010 era stata segnalata in quanto esercitava in proprio la prostituzione nel comune di Domodossola. Ora si trova in carcere di Vercelli.