Aggiornato al 27 Luglio 2024

Caso attrezzi buttati al Curotti Cattrini duro con la Fidal

«Non risulta che la Fidal sia proprietaria del “Curotti” né risulta che la Fidal abbia mai stipulato una convenzione per l’utilizzo della struttura, né ne abbia stipulata un’altra per il deposito di attrezzistica: va quindi rimarcato che la Fidal è ospitata, gratuitamente, al “Curotti” e che il “Curotti” è di proprietà dell’amministrazione. Questo è il caposaldo da cui partire per ragionare: se disguido vi è stato se ne parli a cuor sereno ma che si resista assolutamente alla tentazione di far padroni in casa d’altri, accusando -come è stato fatto in maniera neppure troppo velata- amministratori, funzionari e maestranze comunali di avere interessi, occulti o più pratici, rispetto a quanto depositato, probabilmente, ribadire giova, per consuetudinaria abitudine ma senza alcuna autorizzazione».
Con queste frasi lapidarie il sindaco Mariano Cattrini ha risposto alla dura lettera della Fidal che preannunciava una richiesta danni per la scomparsa degli attrezzi da allenamento gettati in discarica per errore da un dipendente comunale.
Cattrini parla senza mezzi termini di «uno strumentale innalzamento dei toni della polemica»: «Il raggiungimento della pensione da parte del custode dello Stadio “Curotti” e l’impossibilità di sostituirlo con altra persona per il divieto di assumere personale che l’amministrazione statale impone, ormai da anni, agli enti locali ha imposto quale soluzione pressoché obbligatoria l’affidamento in gestione della struttura a soggetto terzo. La concessione in gestione della struttura alla Juventus Domo può aver causato qualche situazione non gradita come la chiusura dello Stadio alle attività per qualche tempo, situazione peraltro prontamente rientrata e del tutto recuperata».
Quanto alla sparizione degli attrezzi, essa sarebbe dovuta ad un errore: «Nelle operazioni di pulizia di locali e di tutti i siti interni allo stadio esperite da personale comunale possono essere stati coinvolti oggetti non da destinare a discarica. Anche questa situazione è ascrivibile al non facile intervento di questo complicato passaggio di consegne che ha vissuto qualche momento di difficile comunicazione tra le parti impegnate. L’amministrazione e gli organi tecnici del Comune hanno già incontrato i rappresentanti Fidal, ascoltando le lagnanze e cercando la via della ricomposizione e del dialogo. L’improvviso sussulto che la Fidal, però, con la sua ultima lettera datata 11 settembre ha voluto imporre alla vicenda stupisce per i toni e la scelta dei tempi».
Il sindaco conclude rinnovando la propria stima ai propri dipendenti comunali che «hanno agito in assoluta buona fede e senza il minimo intento di danneggiare chicchessia».

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