Aggiornato al 5 Dicembre 2024

Morto a 34 anni Bertolazzi, sino al 2012 in campo con la Paffoni

Matteo Bertolazzi non ce l’ha fatta. Si è spento nella mattinata di lunedì 16 settembre, stroncato a soli 34 anni dalla leucemia contro cui combatteva da oltre un anno. Dopo un’annata straordinaria in maglia Paffoni, in quella stagione 2011-2012 che ha visto i Lupi omegnesi dominare il campionato di Dna con record di vittorie e conquistare la coppa Italia per arrendersi al primo turno di playoff tra gli applausi dei tifosi, “Teo” aveva dovuto lasciare i compagni durante l’estate scorsa per poter effettuare le cure. Poi mesi di calvario, accompagnato dall’affetto del mondo della pallacanestro – come in occasione dell’ultimo derby tra Omegna e Castelletto, con le magliette con la scritta “Teo non mollare” indossate durante il riscaldamento – fino all’illusione di qualche mese fa, quando era riuscito a rivolgere ai suoi tifosi un saluto carico di speranza.

Originario di Parma, sempre sorridente e disponibile con i giornalisti, prima dell’approdo a Omegna aveva militato a Forlì, Pistoia, Vigevano e Casalpusterlengo.

Lo ricorda con affetto Paolo Paci, suo compagno di squadra in rossoverde. «Sono abbastanza provato e giù di morale – dice -, avendo passato una situazione simile nella mia famiglia. Matteo non si meritava questa fine: quando me l’hanno detto non ci volevo credere. Purtroppo la vita è anche questa: noi da oggi dobbiamo ancora di più rimboccarci le maniche,perché ogni partita che vinceremo sarà dedicata a lui. Ci mancherà la sua leadership nello spogliatoio. Per me è stato come un fratello, vorrei mandare un abbraccio alla famiglia per cercare di colmare in qualche modo l’immenso vuoto che lascia questa perdita».

RIPRODUZIONE RISERVATA ANCHE AI FINI DELLA AI

CONDIVIDI

ARTICOLI RECENTI

Alberto-Magagni