Dalla prossima primavera (marzo-aprile) nascerà la più lunga ‘zip-line’ o ‘flying-fox’ d’Europa. Questa azione ha trovato l’investitore nella società Terre Alte srl: dieci soci, appassionati di montagna e di questi luoghi.
Il nome prescelto, per l’impianto che sarà operativo la prossima primavera, è ‘Fly for Fun – Volo della Valgrande’ e si basa su un cavo metallico portante del diametro di 22mm e di una fune di segnalazione posta al di sopra di questa, che saranno tesi, previa realizzazione di opportuni ancoraggi, tra la località di Pian D’Arla (1307 m) e Segletta (960 m), entrambe poste in territorio del comune di Aurano.
L’attività ricreativa consiste nell’usare una teleferica (quelle per il trasferimento a valle di legna e fieno segnavano tutto il territorio comunale fino alla metà del secolo scorso), basandosi sulla sola forza di gravità, per far provare ad una persona l’ebbrezza del volo nel vuoto. L’utilizzatore, opportunamente imbragato e assicurato ad una carrucola che scorre sul cavo, scende appeso per tutta la lunghezza del cavo, raggiungendo punte di 120 km/h.
Dopo la discesa il turista sarà accolto all’arrivo da una zona di svago costituita dalla infrastruttura coperta dotata dei servizi essenziali immersa nel verde.
Il cavo avrà una lunghezza topografica di circa 1850 metri con un dislivello di 289 metri, con partenza a quota 1276 m e arrivo 987 m, l’altezza massima da terra sarà di 360 m.
L’impianto ‘combi’ (a quanto è noto sapere) sarà il più lungo in Europa e sarà il primo ed unico sul quale il turista potrà scegliere di scendere con la modalità “volo dell’angelo”, cioè in posizione prona o in modalità “zip line”, cioè con un imbrago simile a quelli utilizzati per l’alpinismo. In modalità “zip line” il fruitore dell’impianto potrà librarsi roteando durante la discesa su se stesso in tutte le posizioni.
Nel contesto dell’impianto a fune verranno realizzate alcune opere accessorie come la stazione di partenza (denominata ‘Il Fienile’), realizzata in pietra locale e legno, necessaria alla mascheratura della struttura metallica di ancoraggio e all’accoglienza degli utenti dell’impianto. La struttura sarà accessibile anche ai disabili e sarà dotata di servizi igienici. La stazione di arrivo (‘La Scheggia’) comprende invece la realizzazione di una struttura polifunzionale coperta, dotata di servizi igienici, locali cucina-bar e di servizio.
Il progetto è stato presentato in occasione della presentazione dei lavori di Slow panorama – Percorribilità dolce lungo la Linea Cadorna e creazione di un bike park, finanziato con oltre 400 mila euro da fondi derivanti dalla L. R. 4/2000, dalla Provincia del VCO e dalla ex Comunità Montane Valgrande e Alto Verbano, ha consentito di migliorare l’accessibilità e valorizzare la fruizione della strada Colle-Pianpuzzo e dell’anello Bavarione (Pianpuzzo-Folungo-Archia-Pianpuzzo). Un tracciato di una decina di chilometri, che ricade nei territori dei comuni di Aurano e Trarego Viggiona, sulle alture dell’entroterra verbanese, in una zona di grande appeal panoramico.
Gli interventi sono per lo più consistiti in lavori di manutenzione straordinaria (regimazione acque, rifunzionalizzazione e pulizia canalette, riparazione di manufatti in pietra, rifacimento del manto stradale e dei suoi sostegni, posa di paracarri): il tutto nel rispetto della ‘fisionomia’ originale del linea difensiva risalente agli anni della Prima Guerra Mondiale.
Le opere – il cui soggetto attuatore è stato il Comune di Aurano – sono state inserite in un ‘quadro’ di ripristino ambientale e di inerbamento; i volumi scavati in quest’ambito sono stati interamente utilizzati quali materiali di riempimento del sedime stradale, laddove risultava eroso.
La postazione di bike sharing, ubicata a Piancavallo (comune di Oggebbio), su di un terreno di proprietà dell’Istituto Auxologico Italiano, è stata dotata con una quindicina di biciclette (che preso verranno aumentate nel numero) messe a disposizione dei turisti e il cui utilizzo è subordinato al ritiro di una chiave, reperibile presso le vicine strutture ricettive ( La Dislocanda di Manegra e La Baita di Piancavallo).
I lavori completati all’interno del progetto ‘Slow Panorama’ trovano un loro naturale proseguimento in alcune azioni previste dal progetto Interreg Forti e Linea Cadorna: dai sentieri di guerra alle strade di pace, finalizzato a custodire le ‘memorie’ insite nella storica struttura difensiva costruita lungo il confine svizzero, dal monte Massone (Valle Ossola) fino al Pizzo del Diavolo sulle Alpi Orobie, durante la Grande Guerra. Si tratta di un progetto transfrontaliero che coinvolge diverse realtà comunali del nostro territorio, della Lombardia e del Canton Ticino e volto a realizzare un percorso ‘omogeneo’ di fruizione dei manufatti militari, delle ‘vie’ che li rendono raggiungibili, secondo un approccio integrato finalizzato all’arricchimento dell’offerta turistica della zona.