Aggiornato al 27 Luglio 2024

Molotov e scritte razziste alla Cappuccina

Dopo le scritte razziste di una settimana fa sui muri della Cappuccina ora è arrivata anche una molotov, fatta ritrovare davanti all’ingresso della Casa Letizia francescana di Domodossola, che da qualche mese ospita un gruppo di profughi extracomunitari giunti dall’Africa.
In più sono comparse nuove scritte, sempre fatte dalla stessa mano: Bruciate tutti”, una croce celtica e il simbolo delle SS.
L’episodio, sul quale stanno indagando Digos e polizia domese, preoccupa per il clima infuocato di questi mesi; a Domodossola infatti, la scorsa primavera, all’arrivo del primo gruppo di immigrati si era assistito ad una manifestazione di protesta e di solidarietà, con vivaci scarbi verbali tra fazioni contrapposto.
Sul grave episodio intimidatorio è arrivato il commento dell’onorevole Borghi che fa un appello ad usare «senso della misura e atteggiamenti responsabili».
Un clima avvelenato dopo che proprio ieri il sindaco di Beura Cardezza, Davide Carigi seguendo l’esempio di un altro primo cittadino, Massimo Bitonci di Padova, ha emesso un’ordinanza “anti Ebola” che consente la dimora di persone provenienti da paesi africani solo con certificato medico.

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