Dopo cinque ore di assemblea nella tensostruttura di Volpago del Montello (Tv) l’assemblea straordinaria dei soci di Veneto Banca (che ha assorbito negli anni Duemila la Banca popolare di Intre e che è particolarmente radicata nel Vco e Novarese) ha dato il via libera con il 97 per cento dei voti alla trasformazione della popolare in Spa. Circa 10.900, di cui 5.600 per delega, i presenti chiamati a votare sulla trasformazione da popolare in Spa, l’aumento da un miliardo di euro e la quotazione in Borsa.
Dopo gli interventi del mattino del presidente e del direttore e di una settantina di soci il clima appare positivo e indirizzato verso il via libera.
Anche perché l’alternativa è il commissariamento e il rischio è quello in tal caso di un’aggregazione forzata o del “bail in” stile Banca Etruria. Perciò le contestazioni sono state contenute.
Sulla stessa linea il sindaco di Verbania che ha voluto partecipare e intervenire all’assemblea.
“La costituzione in Spa, afferma Silvia Marchionini, è l’unica via percorribile per cominciare nell’opera di risanamento della Banca e per allontanare il Commissariamento, che aprirebbe ulteriori pesanti situazioni verso il fallimento della Banca”.