Aggiornato al 5 Dicembre 2024

Addio ad Anita Azzari

Se n’è andata una delle più importanti testimoni della Resistenza ossolana, autrice della prima opera di carattere accademico sulla Resistenza, in ambito locale. Anita Azzari, 93 anni, era nata a Dissimo di Re dove aveva vissuto i primi anni con i genitori e il fratello Albino. Dopo la morte della madre si era trasferita a Druogno per essere cresciuta dalle zie. Nel ‘45 si iscrisse alla facoltà di Magistero all’università Torino, laureandosi nel ’50 con una tesi l’immigrazione
vigezzina. Nel 1946 è tra i fondatori del settimanale “Risveglio Ossolano” (poi Eco Risveglio). Nel 1954 viene pubblicato il volume “L’Ossola nella resistenza italiana”.
A partire dal 1963 collabora con Giorgio Bocca per la stesura di “Una repubblica partigiana” e de “La storia della Resistenza”.

Donna ingovernabile, irriverente in quei colti salotti dell’epoca, di una forza di carattere incredibile, in occasione del settantesimo della Repubblica dell’Ossola dichiarava a Eco Risveglio: “Mi guardo intorno e mi sembra che la politica
sia guidata da parrucconi. Gli intellettuali della mia generazione sono morti, o di vecchiaia o di crepacuore”.

Ora tocca a noi dirle addio, ma sarà difficile non pensarla, circondata dai suoi cani, in quella casa calda e accogliente a Sasseglio, dove c’era sempre un tè ad accogliere i visitatori, condito dalla sua irresistibile sagacia.

Questa sera verrà celebrato il rosario, alle 20.30 a Druogno e domani, martedì, alle 14.30 si svolgeranno i funarali.

RIPRODUZIONE RISERVATA ANCHE AI FINI DELLA AI

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