La candidatura del centrosinistra a Domodossola sembrava fino a pochi giorni una partita chiusa, invece nelle ultime ore è spuntata, nuovamente, l’ipotesi delle primarie. Pare infatti che il nome di Mariano Cattrini non vada a genio proprio a tutti, soprattutto all’interno del Partito democratico provinciale, dove il sindaco ha molti nemici. I margini per chiederle ci sarebbero. Lo statuto del Pd prevede in caso si ripresenti il sindaco uscente che queste possano essere chieste dal candidato alternativo con il 30% dei sostegni dei componenti dell’assemblea del relativo livello territoriale (in questo caso il Circolo di Domodossola – Trontano) oppure di un numero di sottoscrizioni pari ad almeno il 15% degli iscritti. E, a sentire le voci di corridoio, i numeri potrebbero esserci, in quanto la campagna tesseramenti che si è chiusa la scorsa settimana ha visto molte tessere dell’ultimo minuto che potrebbero variare gli equilibri.
Non è però Damiano Delbarba il nome che circola negli ambienti cittadini: da tempo ha infatti annunciato un passo indietro. Sarebbe invece Andrea Lux, giovane direttore della Rsa di Premosello, il più papabile per la corsa. In queste ore sarebbero iniziati molti incontri “informali” per avanzare la sua candidatura; a sponsorizzare il nome di Lux sarebbe Roberto Munizza di Adesso Vco. Gira anche il nome di Giuseppe Sterpone. Lui stesso, che alle ultime elezioni andò con una lista civica incassando quasi il 10%, non smentisce: «Sì, sono venuti a cercarmi in tanti. Un ritorno in campo? Se ci fossero le condizioni, con un candidato di un certo tipo, potrei dare una mano». E non è un segreto che tra Sterpone e Cattrini i rapporti siano sempre stati tesi.
E’ più prudente invece l’atteggiamento di Antonella Trapani, segretario provinciale del Pd: «Primarie a Domo? Ci siamo già cascati due volte, con i nomi di Delbarba e Munizza e poi non se n’è fatto nulla. Trovo stucchevole che un momento di confronto serio come le primarie venga utilizzato per creare zizzania o perché una persona non ti va bene. Credo che non basti buttare lì un nome, ci vuole un progetto dietro». Anche i tempi, dice Trapani, sono molto stretti per fare le primarie a Domo. «Il Pd ha deciso che saranno domenica 6 marzo, sabato c’è l’assemblea regionale per fissare la data. Ci sono 15 giorni per raccogliere le firme e altrettanti per fare campagna per le primarie: un po’ pochi». Anche Davide Pozzo di Scelta civica, che molti rumors indicano come tra i fautori del rinnovamento, si chiama fuori: «Credo sia un problema del Pd. Se ci saranno vedremo quali saranno i candidati. Il nome ci interessa poco, siamo più interessati al programma per la città».