Lo spoglio delle votazioni in Canton Ticino sulle iniziative popolari tra le quali quella inerente una stretta sul lavoro frontaliere ha visto quest’ultima accogliere il 58 per cento dei consensi. Udc e Lega dei Ticinesi chiedono che a parità di titoli si dia preferenza ai residenti in Ticino rispetto agli stranieri frontalieri (oltre 5mila sono nel Verbano Cusio Ossola).
L’iniziativa popolare “Prima i nostri” è stato accolto con il 58% dei voti, 39,7% di “no” e 2,3% di senza risposta. Il controprogetto è invece stato respinto dal 57,4% con il 36% di “sì” e un 6% senza risposte.
Per ciò che riguarda l’iniziativa “Basta con il dumping salariale in Ticino” (promossa da forze di sinistra) è stata respinta dai ticinesi con il 52,4% di “no” a fronte di 45% di “sì” e 2,6% senza risposta. Accolto invece il controprogetto con il 55% di “sì”: 39,5% i “no” e i senza risposta al 5,6%.
Alle urne si è recato circa il 45 per cento degli elettori.
A Locarno “Prima i nostri” è stata accolta con il 56,2% mentre il controprogetto è respinto con il 57,6% di “no”. Accolta di stretta misura “Basta con il dumping in Ticino” con il 49,1% di sì e il 48,8% di “no”. Il controprogetto è invece stato respinto con il 51,3% di “no”.
A livello nazionale in Svizzera si è votato su tre temi. L’iniziativa su un aumento del 10% per le pensioni pubbliche è stata bocciata, con il 59% di no. L’iniziativa sull’economia verde, che chiedeva limiti più accentuati nella gestione delle risorse, è pure stata respinta, con il 63% di no. Infine la legge su rafforzamento delle attività dei servizi segreti e di sicurezza, soprattutto in funzione antiterrorismo, è stata approvata con il 65% di sì.