Aggiornato al 27 Luglio 2024

Comune diventa rosso contro la violenza sulle donne

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne l’Amministrazione Comunale di Verbania ha deciso di far illuminare questa sera di color rosso sia il municipio a Pallanza che palazzo Pretorio a Intra.
Nell’occasione il Comune segnala anche che il Dipartimento per le Pari Opportunità ha sviluppato l’attivazione del numero gratuito 24 h su 24 di pubblica utilità: il 15 22. Numero a cui rivolgersi per l’emersione e il contrasto del fenomeno della violenza ed extra familiare a danno delle donne.

Da palazzo di Città si evidenzia “secondo di dati Istat del 2015 sono 6 milioni 788 mila le donne che hanno subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale, il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni: il 20,2% ha subìto violenza fisica, il 21% violenza sessuale, il 5,4% forme più gravi di violenza sessuale come stupri e tentati stupri (652mila gli stupri e 746mila i tentati stupri). Il 10,6% delle donne ha subìto violenze sessuali prima dei 16 anni.

Il totale poi delle violenze subìte da donne con figli, aumenta la percentuale dei figli che hanno assistito a episodi di violenza sulla propria madre (dal 60,3% del dato del 2006 al 65,2% rilevato nel 2014). Le donne separate o divorziate hanno subìto violenze fisiche o sessuali in misura maggiore rispetto alle altre (51,4% contro 31,5%).Una situazione ancora critica delle donne con problemi di salute o disabilità: ha subìto violenze fisiche o sessuali il 36% di chi è in cattive condizioni di salute e il 36,6% di chi ha limitazioni gravi. Il rischio di subire stupri o tentati stupri è doppio (10% contro il 4,7% delle donne senza problemi).Rispetto alla precedente indagine si segnale un aspetto positivo: negli ultimi 5 anni le violenze fisiche o sessuali sono passate dal 13,3% all’11,3%, rispetto ai 5 anni precedenti il 2006 anche per una migliore capacità delle donne di prevenire e combattere il fenomeno e di un clima sociale di maggiore condanna della violenza”.

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